LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Giurisprudenza Civile

Quietanza di pagamento, confessione stragiudiziale

La quietanza di pagamento, quale confessione stragiudiziale proveniente dal creditore, fa piena prova dell’adempimento. L’onere di provare l’eventuale errore, violenza o simulazione grava sul debitore.

Continua »
Danni per vizi immobile e responsabilità del progettista

La sentenza affronta il tema della responsabilità per rovina e difetti di immobili, applicabile anche in caso di ristrutturazione edilizia, e l’onere probatorio in capo all’attore in termini di tempestività della denuncia e interruzione della prescrizione. Si sofferma inoltre sulla possibilità di agire in via risarcitoria per vizi dell’opera anche nei confronti del progettista in solido con l’appaltatore, laddove la cattiva esecuzione sia riconducibile a negligenza professionale.

Continua »
Principio del ne bis in idem, titolo differente

Il principio del ne bis in idem non si applica quando il giudizio si fondi su un titolo differente. La sentenza di mero accertamento, pur non contenendo la condanna alla restituzione, consente di azionare il titolo esecutivo (anche con procedimento monitorio) per ottenere la ripetizione di quanto indebitamente percepito.

Continua »
Scioglimento del preliminare di compravendita per fallimento

Il fallimento di una parte di un contratto preliminare di compravendita legittima il Curatore a sciogliere il contratto e richiedere la restituzione della caparra confirmatoria. Il diritto alla restituzione deriva dalla mancanza di causa del pagamento a seguito del fallimento e non è soggetto a ritenzione.

Continua »
Disdetta di un contratto di locazione e pagamento dei canoni

La disdetta di un contratto di locazione, pur se tempestiva, non esonera il conduttore dal pagamento dei canoni fino al momento dell’effettiva riconsegna del bene locato, qualora la vicinanza tra la data di disdetta e quella di scadenza del contratto impedisca al locatore di rientrare in possesso del bene.

Continua »
Risoluzione del contratto di distribuzione per inadempimento

La sentenza conferma la legittimità della risoluzione dei contratti di distribuzione in caso di grave inadempimento del piano di rientro concordato per i debiti pregressi. Viene inoltre riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per violazione del canone di buona fede, qualora la comunicazione di risoluzione sia avvenuta in modo repentino e senza la concessione di un termine congruo per sanare l’inadempimento. Non sussiste, invece, la responsabilità per concorrenza sleale in capo al creditore che abbia partecipato ad una gara pubblica dopo aver comunicato la risoluzione del contratto al debitore.

Continua »
Revoca ordinanza di reintegrazione lavoratore ipovedente

Il datore di lavoro è tenuto a verificare la possibilità di adibire il lavoratore con disabilità a mansioni equivalenti o inferiori e ad adottare ogni ragionevole accomodamento per garantire il mantenimento del lavoro, senza gravare l’impresa con oneri sproporzionati.

Continua »
Molestie sessuali sul luogo di lavoro

La sentenza affronta il tema delle molestie sessuali sul luogo di lavoro, ribadendo la gravità di tali comportamenti e la tutela che il diritto offre alle vittime. Viene ribadito il principio per cui il consenso a un contatto fisico, anche in ambito artistico, non può essere presunto ma deve essere esplicito, libero e consapevole.

Continua »
Decreto Aiuti-bis, sospensione efficacia clausole contrattuali

Il Tribunale ha stabilito che la sospensione dell’efficacia delle clausole contrattuali prevista dal Decreto Aiuti-bis riguarda solo le modifiche unilaterali alle condizioni generali di contratto e non l’aggiornamento del prezzo alla scadenza di condizioni economiche pattuite in un separato documento.

Continua »
Revocatoria cessione quote societarie per eventus damni

La sentenza afferma il principio secondo cui l’azione revocatoria ordinaria ex art. 2901 c.c. può essere esercitata anche quando il credito non sia ancora liquido, certo ed esigibile, essendo sufficiente la sua esistenza e la sua idoneità a determinare un pregiudizio per il creditore. Inoltre, il Giudice, nel caso di specie, ha ritenuto integrato il requisito dell’eventus damni in quanto l’atto di disposizione ha determinato un pericolo di danno per il creditore, avendo reso più incerta l’esecuzione coattiva del credito.

Continua »
Licenziamento per giusta causa di una dipendente bancaria

La sentenza ribadisce che la commissione di illeciti gravi come la sottrazione di denaro, aggravata dalla reiterazione e dalla violazione dei doveri di fedeltà e lealtà, costituisce giusta causa di licenziamento, soprattutto considerando il ruolo di responsabilità rivestito dalla dipendente.

Continua »
Appello dichiarato improcedibile per intervenuto fallimento

La sentenza analizza la legittimità di un’esecuzione forzata basata su una sentenza di lavoro confermata in appello dichiarato improcedibile per intervenuto fallimento del debitore, affermando che la dichiarazione di improcedibilità non travolge la sentenza di primo grado.

Continua »
Opposizione a cartelle esattoriali

Il giudice ha rigettato l’opposizione a una serie di cartelle esattoriali, confermando la validità delle notifiche degli atti prodromici e l’intervenuta interruzione della prescrizione. È stata inoltre ribadita la correttezza della procedura di riscossione e la legittimazione passiva dell’ente impositore.

Continua »
Illegittimo licenziamento per mancato repêchage

Il giudice ha stabilito che il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è legittimo solo se sussiste un nesso di causalità tra la scelta imprenditoriale e il recesso, e se il datore di lavoro ha adempiuto all’obbligo di repêchage, offrendo al dipendente altre mansioni compatibili con il suo stato di salute.

Continua »
Obbligazione contributiva e omesso versamento

Il mancato rispetto del termine di 90 giorni per la contestazione dell’inadempimento contributivo da parte dell’ente previdenziale, come previsto dall’art. 14 L. 689/81, comporta l’estinzione dell’obbligazione del pagamento, anche in presenza di accertamenti complessi.

Continua »
Manleva assicurativa per inadempimento contrattuale

La sentenza afferma il diritto alla manleva nei confronti della compagnia assicurativa in caso di inadempimento contrattuale dell’assicurato, qualora questo rientri nella copertura assicurativa. La compagnia è tenuta a risarcire i danni subiti dal terzo a causa dell’inadempimento, comprese le spese legali sostenute dall’assicurato.

Continua »
Appalto, riconoscimento dei vizi e impegno a rimuoverli

Il semplice riconoscimento dei vizi e delle difformità dell’opera da parte dell’appaltatore implica la superfluità della tempestiva denuncia da parte del committente, ma da esso non deriva automaticamente, in mancanza di un impegno in tal senso, l’assunzione in capo all’appaltatore dell’obbligo di emendare l’opera, che, ove configurabile, è una nuova e distinta obbligazione soggetta al termine di prescrizione decennale; ne consegue che il predetto riconoscimento non impedisce il decorso dei termini brevi della prescrizione previsti in tema di appalto.

Continua »
Occupazione abusiva suolo pubblico e canone COSAP

Il Tribunale ha stabilito che l’occupazione abusiva di suolo pubblico, anche se parziale, comporta la corresponsione di un’indennità, ma che il pagamento del canone per la porzione di area legittimamente occupata deve essere detratto dall’importo dovuto a titolo di indennità, al fine di evitare un ingiustificato arricchimento per l’ente pubblico.

Continua »
Responsabilità banca per assegno contraffatto

La sentenza chiarisce la responsabilità della banca negoziatrice di un assegno non trasferibile nel caso di incasso da parte di un soggetto diverso dal legittimo beneficiario. Si afferma che la banca ha l’onere di dimostrare di aver ottemperato agli obblighi identificativi del prenditore, agendo con la diligenza del bonus argentarius.

Continua »
Inammissibilità della querela di falso incidentale tardiva

Il tribunale ha dichiarato inammissibile una querela di falso incidentale presentata in ritardo in un giudizio di divisione ereditaria, affermando che la presentazione tardiva non consente la sua ammissibilità. Inoltre, ha condannato la parte che ha proposto la querela al pagamento di una pena pecuniaria per abuso del processo.

Continua »