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Giurisprudenza Civile

Appalto pubblico, impossibiltà della prestazione per fatto imputabile alla P.A.

La preminenza della posizione riservata alla P.A. committente, derivante dall’essere l’opera appaltata rivolta a fini pubblici, non incide sulla natura privatistica del contratto di appalto di opere pubbliche (cfr. Cass., sez. Un., 27 novembre 1996, n. 10525; Cass., Sez. I, 24 ottobre 1985, n. 5232; Cass,m Sez. I, 18 novembre 1994, n. 9794): anche nell’appalto […]

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Rapporto tra azione ex art. 1669 c.c. e azione ex art. 2043 c.c.

In relazione alla questione di ammissibilità delle azioni ex art. 2043 c. c. non opera, ovviamente, il regime speciale di presunzione della responsabilità del costruttore, che lo onera di una non agevole prova liberatoria.

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Sostituzione dei lavoratori in sciopero

Ove con contratto aziendale si sia convenuta la possibilità di stipulare (con lavoratori a tempo indeterminato dipendenti da altro lavoratore) contratti a termine per prestazioni nei giorni di sabato e domenica, il disporre che i lavoratori, concretamente assunti con tali contratti, lavorino in altro giorno ed al fine di sostituire i lavoratori in sciopero, è […]

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Condominio, uso delle parti comuni

L’apertura di un varco nel muro perimetrale dell’edificio condominiale, effettuata dal comproprietario per mettere in comunicazione un locale di sua proprietà esclusiva, pertinenziale al condominio, costituisce uso illegittimo della cosa comune. Così si è espressa la Corte di Cassazione affermando che l’azione pone un peso sul muro perimetrale comune, cedendosi a favore di soggetti estranei […]

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Sostituzione dei lavoratori in sciopero

Ove con contratto aziendale si sia convenuta la possibilità di stipulare (con lavoratori a tempo indeterminato dipendenti da altro lavoratore) contratti a termine per prestazioni nei giorni di sabato e domenica, il disporre che i lavoratori, concretamente assunti con tali contratti, lavorino in altro giorno ed al fine di sostituire i lavoratori in sciopero, è comportamento lesivo del diritto di sciopero. Lo spostamento del lavoratore a mansioni equivalenti (quali quelle svolte dal lavoratore in sciopero), effettuato per esigenze aziendali, è diritto tutelato dall’art.

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Cognome del figlio naturale

In materia di attribuzione del cognome del figlio naturale la Suprema Corte ha espresso il principio che nella fattispecie in cui il padre, dopo aver legittimato il figlio naturale successivamente alla madre, chieda l’attribuzione del proprio cognome, ai fini della delibazione di una simile domanda ai sensi dell’art. Nell’operare la valutazione richiestagli dall’enunciato normativo, il giudice deve prescindere da qualsiasi meccanismo di automatica attribuzione del cognome, ma deve avere riguardo all’identità personale posseduta dal minore nell’ambiente in cui è cresciuto fino al momento del riconoscimento da parte del padre.

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Caparra, restituzione

La caparra confirmatoria, che consiste in una somma o in una quantità di cose fungibili, ha natura composita e funzione eclettica. Essa è volta a garantire l’esecuzione del contratto, venendo incamerata in caso di inadempimento della controparte, sotto tale profilo pertanto avvicinandosi alla cauzione; ha funzione di autotutela, consentendo di recedere dal contratto senza la […]

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Tutela dei dati personali, competenza

n. 196/2003 (per tutte le controversie di cui al comma 1 l’azione si propone con ricorso depositato nella cancelleria del tribunale del luogo ove risiede il titolare del trattamento) ha carattere esclusivo.

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Preliminare di vendita di cosa altrui, promittente venditore

In ordine alle modalità di adempimento dell’obbligazione assunta dal promittente venditore di una cosa altrui, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno sancito che “la prestazione può essere eseguita, indifferentemente, acquistando il bene e ritrasmettendolo al promissario, oppure facendoglielo alienare direttamente dal reale proprietario, in quanto l’art.

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Appalto privato, responsabilità dell'appaltatore

In tema di contratto di appalto, l’appaltatore è tenuto a realizzare l’opera a regola d’arte, osservando nell’esecuzione della prestazione la diligenza qualificata ai sensi dell’art. L’appaltatore è infatti tenuto a mantenere il comportamento diligente dovuto per la realizzazione dell’opera commesagli, dovendo adottare tutte le misure e le cautele necessarie ed idonee per l’esecuzione della prestazione, secondo il modello di precisione e di abilità tecnica nel caso concreto richiesto idoneo a soddisfare l’interesse creditorio.

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Dichiarazione di morte presunta

Lo stato di “ morte presunta”di un soggetto, art 58 c. c. , è, pronunciata con sentenza dal competente Tribunale, qualora, trascorsi 10 anni dalla sua scomparsa, non si hanno più notizie certe della sua esistenza. Se il presunto morto ritorna, tutti gli effetti della dichiarazione cessano ex nunc,la sentenza va annullata e, ai sensi dell ‘art 66 c. c , recupera tutti i suoi beni nello stato in cui si trovano ed ha, altresì diritto a recuperare il prezzo di quelli eventualmente alienat Il matrimonio contratto dal coniuge redivivo può essere impugnato ma , sono fatti salvi gli effetti civili conseguiti con le seconde nozze.

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Licenziamento individuale, risarcimento del danno

In caso di licenziamento illegittimo, mentre in relazione alla tutela reale (in forza della efficacia ripristinatoria del rapporto attribuito dalla legge) la indennità sostitutiva del preavviso è incompatibile con la reintegra perché non si ha interruzione del rapporto, viceversa, stante il carattere meramente risarcitorio accordato alla tutela obbligatoria, il diritto alla indennità sostitutiva del preavviso sorge per il fatto che il rapporto è risolto.

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Strada pubblica, responsabilità della pubblica amministrazione

L’ente pubblico proprietario di una strada extraurbana ha l’obbligo di mantenere in buono stato di manutenzione anche la zona non asfaltata, posta a livello tra i margini della carreggiata stradale e i limiti della sede stradale, definita “banchina”. Anche essa, come quest’ultima, non deve invero presentare per l’utente insidie o trabocchetti, con conseguente imputabilità alla P. A. dei danni che ne siano derivati.

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Revisione dell’assegno di divorzio, condizioni economiche

Cassazione Civile, Sezione Prima, Sentenza n. 18367 del 23 agosto 2006

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Locazione, recesso del conduttore

L’onere per il conduttore di specificare i gravi motivi contestualmente alla dichiarazione di recesso a norma dell’art. 29 – deve ritenersi insito nella previsione della facoltà di recesso, la cui comunicazione, in quanto trattasi i recesso “titolato”, non può prescindere dalla specificazione dei motivi, che valgono a dare una dichiarazione di recesso la precisa collocazione nell’ambito della fattispecie normativa in esame.

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Comportamento successivo alla separazione dei coniugi

Pertanto, la riferita infedeltà può essere causa (anche esclusiva) dell’addebito della separazione solo quando risulti accertato che ad essa sia, in fatto, riconducibile la crisi dell’unione, mentre il relativo comportamento (infedele), se successivo al verificarsi di una situazione di intollerabilità della convivenza, non è, di per sé solo, rilevante e non può, conseguentemente, giustificare una pronuncia di addebito. Il comportamento tenuto dal coniuge successivamente al venir meno della convivenza, ma in tempi immediatamente prossimi a detta cessazione, è privo, in sé, di efficacia autonoma nel determinare l’intollerabilità della convivenza stessa, anche se può rilevare ai fini della dichiarazione di addebito della separazione allorché costituisce una conferma del passato e concorra ad illuminare sulla condotta pregressa.

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Intermediazione mobiliare, tutela del cliente

A tutela del cliente che contratti con un promotore finanziario, la Corte di Cassazione ha osservato che la legge n. 1/91, art. 5, comma 4 (poi sostituita dal d.lgs n. 415/96 art. 23 e d.lgs 58/98 art. 31 comma 3) pone a carico dell’intermediario la responsabilità solidale per gli eventuali danni arrecati a terzi nello […]

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Infortuni sul lavoro, subappalto di lavori

In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, all’obbligo della osservanza delle norme di legge sono tenuti tutti coloro che esercitano tali lavori, ai sensi dell’art. 1 e 3 D. P. R. n. 164/1956, anche il subappaltatore ha l’onere di riscontrare ed accertare la sicurezza dei luoghi di lavoro, ancorché la sua attività si svolga concomitantemente ad altra, prestata da altri soggetti, ne egli può esimersi da responsabilità facendo affidamento sull’opera preventiva di questi ultimi.

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