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Codice Civile
Codice Penale

Giurisprudenza Civile

Appalto, gravi difformità dell'opera realizzata rispetto al progetto

In caso di gravi difformità dell’opera realizzata rispetto al progetto, il committente ha diritto di risolvere il contratto di appalto e di ottenere il risarcimento dei danni subiti. La responsabilità per i vizi dell’opera ricade sull’appaltatore, anche se questi si è avvalso di un subappaltatore per l’esecuzione dei lavori.

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Risarcimento danni per alloggio in residence

In caso di inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del locatore in un contratto di alloggio in residence, il conduttore ha diritto al risarcimento del danno per il disagio subito. Il risarcimento può essere liquidato in via equitativa, considerando la differenza tra i servizi promessi e quelli effettivamente offerti.

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Noleggio a lungo termine e furto del veicolo

In caso di furto di un veicolo oggetto di noleggio a lungo termine, la mancata restituzione dello stesso al cliente, entro il termine previsto contrattualmente, determina la risoluzione automatica del contratto. Tale risoluzione esclude la possibilità per la società di noleggio di richiedere il pagamento delle penali per l’estinzione anticipata. Tuttavia, restano dovute le penali per i servizi accessori, qualora siano state correttamente applicate.

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Risoluzione contratto di locazione per morosità

In caso di mancato pagamento del canone di locazione e degli oneri accessori, il locatore ha diritto a chiedere la risoluzione del contratto e il pagamento delle somme dovute. La gravità dell’inadempimento del conduttore, ai fini della risoluzione del contratto, è determinata ex lege. Il conduttore è tenuto a corrispondere il canone fino alla riconsegna dell’immobile. Il locatore ha l’onere di provare gli esborsi sostenuti per le spese accessorie di cui chiede il rimborso.

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Manleva per furto veicolo in leasing

Il caso analizza la responsabilità del locatario in caso di furto del veicolo oggetto di leasing, sottolineando l’obbligo di pagamento del debito residuo anche in presenza di assicurazione. Inoltre, la sentenza chiarisce le condizioni per attivare la polizza assicurativa integrativa e il ruolo della società di leasing nella gestione del sinistro.

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Opposizione al decreto ingiuntivo, pagamento di canoni di leasing

In caso di risoluzione del contratto di leasing, il concedente può agire per il recupero dei canoni scaduti e non pagati, nonché per l’eventuale differenza tra il valore residuo del bene e il ricavato della sua vendita. Il valore di vendita del bene deve essere determinato secondo criteri di mercato, tenendo conto dello stato di conservazione e della percorrenza del veicolo.

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Tribunale di Torino - Apertura di Liquidazione Giudiziale

La sentenza affronta il tema dell’apertura della liquidazione giudiziale, analizzando i requisiti di legittimazione del creditore istante e lo stato di insolvenza del debitore. In particolare, approfondisce la questione della compensazione di crediti e la quantificazione dell’indennità per perdita di avviamento in caso di locazione commerciale. Infine, determina la competenza territoriale, esamina i bilanci e le attività della società, confermando la sussistenza dei presupposti per l’apertura della procedura.

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Decreto Ingiuntivo per Canoni di Locazione non Pagati

Il giudice ha confermato la validità di un contratto di service, rigettando l’eccezione di frazionamento del credito perché il locatore aveva un interesse oggettivamente valutabile alla tutela processuale frazionata. Inoltre, ha ritenuto valida la richiesta di pagamento di canoni successivi ad un accordo di mediazione, in quanto relativi ad un periodo diverso e non inclusi nell’accordo precedente.

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Liquidazione Controllata del Patrimonio di una Coppia di Coniugi

La sentenza affronta la fattispecie dell’apertura della liquidazione controllata del patrimonio di una coppia di coniugi, evidenziando i presupposti di legge per l’accesso a tale procedura e le modalità di gestione e liquidazione dei beni. Viene ribadito il principio di separazione patrimoniale tra i coniugi e l’impossibilità di costituire una cassa comune. Inoltre, si sottolinea l’inapplicabilità della sospensione dell’esecuzione immobiliare in questa procedura, con riferimento alle normative vigenti. Infine, si definiscono i ruoli e le responsabilità del Giudice Delegato, del Liquidatore e dell’OCC.

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Mancata prova dell'atto vandalico nell'assicurazione contro i danni

Il giudice ha respinto la richiesta di risarcimento danni per atto vandalico su autoveicolo, in quanto l’attore non ha fornito prove sufficienti a dimostrare l’effettivo accadimento del fatto e la sua riconducibilità ad atto vandalico, come previsto dall’art. 2697 c.c..

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Apertura della liquidazione controllata su istanza di creditore

Il caso analizza la legittimazione attiva del creditore nella proposizione della domanda di apertura della liquidazione giudiziale o controllata, la differenza tra le due procedure concorsuali, i requisiti per l’apertura della liquidazione controllata e la nomina degli organi della procedura. Viene, inoltre, analizzata la differenza tra litisconsorzio necessario e facoltativo e l’ipotesi di giudicato riflesso.

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Responsabilità amministratore per prelievi ingiustificati

La sentenza afferma la responsabilità di un amministratore di società per i danni causati alla società a seguito di prelievi ingiustificati dal conto corrente sociale. Viene ribadito il principio per cui la responsabilità dell’amministratore sussiste anche quando questi abbia un ruolo marginale all’interno della società, in quanto sussiste comunque un dovere di diligenza e di controllo sull’operato degli altri amministratori. Infine, la sentenza chiarisce la distinzione tra l’azione di responsabilità sociale e quella esercitata dai creditori sociali in caso di fallimento.

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Apertura della liquidazione controllata del patrimonio del debitore

La sentenza riguarda l’apertura della liquidazione controllata del patrimonio di un debitore, procedura prevista per chi si trova in stato di sovraindebitamento. Il Tribunale, verificati i presupposti di legge, ha nominato un liquidatore, stabilito la somma che il debitore può trattenere per il proprio sostentamento e le modalità di pagamento dei creditori.

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Accertamento di Società di Fatto e Liquidazione Giudiziale

La sentenza affronta il tema della società di fatto e dell’estensione della liquidazione giudiziale. Il Tribunale, sulla base degli elementi probatori presentati, ha accertato l’esistenza di una società di fatto tra due società, evidenziando la comunione di intenti e la commistione patrimoniale. Di conseguenza, ha disposto l’estensione della liquidazione giudiziale ai soci illimitatamente responsabili di entrambe le società.

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Apertura della liquidazione giudiziale per stato di insolvenza

Il Tribunale ha dichiarato l’apertura della liquidazione giudiziale di una società a responsabilità limitata, accertando lo stato di insolvenza. La sentenza si basa sulla presenza di inadempimenti, sul mancato pagamento dei debiti, sulla mancata presentazione dei bilanci e sull’irreperibilità della società.

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Licenziamento collettivo per riduzione di personale, comparazione tra lavoratori

In tema di licenziamento collettivo per riduzione di personale, la comparazione tra lavoratori di professionalità equivalente addetti a diverse unità produttive deve tener conto non solo delle mansioni concretamente svolte in quel momento, ma anche della capacità professionale degli addetti ai settori da sopprimere, mettendo quindi a confronto tutti coloro che siano in grado di svolgere le mansioni proprie dei settori che sopravvivono, indipendentemente dal fatto che in concreto non le esercitino al momento del licenziamento collettivo.

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Affidamento esclusivo, trasferimento di un genitore all'estero

Il Tribunale può disporre la modifica delle condizioni di affidamento dei figli minori in caso di significativi cambiamenti nelle condizioni dei genitori. In particolare, il trasferimento di un genitore all’estero, che renda difficile il suo coinvolgimento nella vita del figlio e la sua partecipazione alle decisioni genitoriali, può costituire un valido motivo per l’affidamento esclusivo all’altro genitore.

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Inammissibilità della domanda di ammissione al passivo

Il Tribunale ha ribadito il principio per cui nel giudizio di opposizione allo stato passivo non è consentito introdurre nuove domande rispetto a quelle originariamente proposte nell’istanza di insinuazione al passivo. Inoltre, ha ribadito che grava sul creditore l’onere di provare l’esistenza e l’ammontare del proprio credito, non essendo sufficiente la mera allegazione dello stesso.

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Trasformazione a tempo indeterminato del contratto a termine

Il Tribunale ha stabilito che l’attività svolta dalla lavoratrice, pur in un contesto agricolo, era da ricondurre a quella di un asilo nido. Di conseguenza, non trovando applicazione le normative sul lavoro agricolo, si è proceduto all’applicazione dell’art. 21 del D.Lgs. n. 81/2015, con la conseguente trasformazione del contratto a termine in contratto a tempo indeterminato.

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Revoca del decreto ingiuntivo, mancata mediazione

Il giudice ha stabilito che, nonostante la decadenza dall’impugnazione della delibera assembleare per decorrenza del termine, il mancato esperimento della mediazione obbligatoria da parte del condominio comporta l’improcedibilità della domanda di pagamento delle spese e la conseguente revoca del decreto ingiuntivo.

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