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Giurisprudenza Civile

Regresso INAIL per esposizione ad amianto

La sentenza analizza la fondatezza di un’azione di regresso INAIL nei confronti del datore di lavoro per il risarcimento danni da esposizione ad amianto. Viene esaminata l’eccezione di prescrizione e la sussistenza della responsabilità del datore di lavoro.

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Sospensione della retribuzione e obbligo contributivo

La sentenza chiarisce l’onere della prova in caso di sospensione della retribuzione per mancata richiesta di prestazione da parte del datore di lavoro. Spetta al datore dimostrare che la sospensione è avvenuta su richiesta del dipendente o in base a un accordo, diversamente sussiste l’obbligo contributivo.

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Liquidazione onorari consulente tecnico

In caso di pluralità di quesiti posti al consulente tecnico in un procedimento penale, la liquidazione del compenso va effettuata tenendo conto dell’unitarietà o meno dell’accertamento richiesto. Se l’incarico prevede accertamenti distinti e autonomi, il compenso va liquidato per ciascuno di essi, mentre in caso di accertamento unitario, sebbene articolato in più quesiti, il compenso deve essere unico. Il ricorso alla liquidazione “a vacazioni” è residuale ed applicabile solo ove non sia possibile utilizzare il criterio a percentuale. Quest’ultimo criterio è applicabile quando l’accertamento ha ad oggetto un bene o un’utilità suscettibile di valutazione economica. L’aumento del compenso per la difficoltà, previsto dall’art. 52 DPR 115/2002, è rimesso alla discrezionalità del giudice ed è insindacabile se motivato.

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Opposizione tardiva e controllo clausole abusive

L’opposizione tardiva, pur ammessa per garantire la tutela del consumatore contro le clausole abusive, non comporta un obbligo generalizzato di controllo d’ufficio in caso di mancata tempestiva contestazione da parte del debitore consapevole.

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Mancata prova della cessione del credito

La sentenza si pronuncia sull’onere della prova della cessione del credito in capo al cessionario, evidenziando come la sola pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non sia sufficiente in caso di contestazione. Il cessionario deve fornire prova documentale della titolarità del credito, pena l’accoglimento dell’opposizione.

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Ordinanza di reintegrazione nel possesso di immobile

L’occupazione abusiva di un immobile costituisce spoglio e legittima il possessore ad agire in giudizio per la reintegrazione, anche se detentore qualificato, come nel caso di ente gestore di edilizia residenziale pubblica.

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Annullata ordinanza ingiunzione lavoro straordinario

Il Tribunale ha rilevato la complessità nel calcolo del termine di 90 giorni per la contestazione delle violazioni in materia di lavoro, sottolineando che decorre dal momento in cui l’autorità ha acquisito e valutato tutti i dati necessari. Nel merito, ha ritenuto che la prova testimoniale non fosse sufficiente a provare l’effettivo svolgimento del lavoro straordinario.

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Caduta da scooter a causa di perdita di gasolio e concorso di colpa

Il Tribunale ha accertato la responsabilità concorsuale del Comune, custode della strada, e del motociclista, per la caduta di quest’ultimo a causa di una perdita di gasolio. Il Giudice ha applicato l’art. 2051 c.c., ravvisando la responsabilità del Comune per i danni causati dalla cosa in custodia, ma ha ridotto il risarcimento del 50% per il concorso di colpa del danneggiato che non ha avvistato il pericolo.

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Effettiva erogazione del denaro nel contratto di mutuo

La sentenza ribadisce l’importanza dell’effettiva erogazione del denaro nel contratto di mutuo, stabilendo che la mancata prova di tale elemento, anche in presenza di un contratto firmato e di una garanzia ipotecaria, rende il credito inesistente. Viene inoltre ribadita l’inammissibilità della mera certificazione ex art. 50 TUB e del piano di ammortamento come prova dell’erogazione.

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Procedimento disciplinare, documenti relativi ai fatti contestati

Il datore di lavoro è tenuto ad offrire in consultazione all’incolpato i documenti aziendali solo in quanto e nei limiti in cui l’esame degli stessi sia necessario al fine di una contestazione dell’addebito idonea a permettere alla controparte un’adeguata difesa.

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Risarcimento danni da locazione e onere della prova

Il conduttore è presunto responsabile dei danni all’immobile locato, salvo che dimostri che la causa del deterioramento non gli è imputabile. Spetta al locatore provare l’esistenza del danno e al conduttore dimostrare l’assenza di colpa.

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Revoca parziale decreto ingiuntivo per somministrazione energia

In tema di opposizione a decreto ingiuntivo per fornitura di energia, il creditore deve provare l’esistenza del contratto, la congruità dei consumi e la correttezza dei prezzi. Il giudice può avvalersi di una consulenza tecnica per la verifica dei consumi e dei prezzi.

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Sequestro conservativo rigettato per mancato danno

In tema di responsabilità da inadempimento contrattuale, grava sul creditore l’onere di provare il danno, il nesso di causalità con la condotta del debitore e la colpa di quest’ultimo. Il sequestro conservativo, quale misura cautelare, presuppone la prova sia del fumus che del periculum in mora.

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Domanda di liquidazione della quota sociale

In caso di morte di un socio di società di persone, gli eredi hanno diritto alla liquidazione della quota. Tuttavia, se il socio superstite opta per la liquidazione della società entro sei mesi, gli eredi avranno diritto alla quota di liquidazione all’esito della procedura e non alla liquidazione della quota alla data della morte del dante causa.

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Accertamento di accettazione tacita eredità

La sentenza conferma che l’accettazione di eredità può essere tacita e può essere desunta da comportamenti concludenti degli eredi, come la voltura catastale e la residenza nel bene immobile ereditato. Tali atti, pur avendo natura anche tributaria, assumono rilevanza anche sul piano civilistico, configurando un’accettazione tacita dell’eredità.

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Liquidazione giudiziale di una società agricola

Il Tribunale ha dichiarato l’apertura della liquidazione giudiziale di una società, nonostante questa fosse registrata come agricola, in quanto ha ritenuto prevalente l’attività commerciale svolta. La sentenza si basa sul principio per cui la natura dell’attività d’impresa va determinata in base alla reale attività esercitata, e non alla mera iscrizione nel Registro delle Imprese.

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Tutela marchio e concorrenza sleale su piattaforma Ads

Il Tribunale accoglie il ricorso inibendo l’uso di parole chiave confusorie su piattaforma Ads da parte di un’impresa concorrente, configurando tale condotta come concorrenza sleale per sviamento della clientela e appropriazione di pregi altrui.

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Assegno sociale e titolarità di immobile

La titolarità di beni immobili non comporta automaticamente l’esclusione dal diritto all’assegno sociale. È necessario valutare se dalla proprietà derivi un reddito effettivo o potenziale che superi i limiti previsti per l’accesso al beneficio. La rinuncia all’assegno di mantenimento in sede di separazione non è motivo di rifiuto dell’assegno sociale.

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Diritto di veduta e delle immissioni

L’ordinanza affronta il tema del diritto di veduta e delle immissioni, distinguendo tra azioni a tutela del possesso e azioni a tutela della proprietà. Viene ribadito che l’azione di manutenzione possessoria richiede la prova del possesso del diritto reale e non solo della situazione di fatto.

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Negazione assegno sociale, mancanza requisito di soggiorno

Il soggiorno continuativo per ottenere l’assegno sociale non ammette periodi di assenza prolungati, anche se giustificati da legami familiari con il Paese di origine. La frequenza, durata e sistematicità dei viaggi possono far venir meno il requisito, configurando un radicamento altrove.

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