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Codice Civile
Codice Penale

Giurisprudenza Civile

Inammissibilità dell'opposizione agli atti esecutivi per tardività

Il giudice ha rigettato l’opposizione agli atti esecutivi dichiarandola inammissibile per tardività. La decisione si basa sul principio di diritto secondo cui il termine per proporre opposizione decorre dalla conoscenza effettiva dell’atto viziato. Nel caso specifico, la parte opponente era a conoscenza dell’atto di pignoramento già da una data precedente rispetto a quella di proposizione dell’opposizione, rendendola quindi tardiva.

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Risoluzione del contratto di fornitura e contratto di leasing

La sentenza chiarisce la distinzione tra contratto di fornitura e contratto di leasing, sottolineando come la risoluzione del primo non determini automaticamente la nullità del secondo. Nonostante un collegamento economico tra i due negozi, la loro struttura trilaterale e la mancanza di un intento comune tra le parti escludono un collegamento tecnico-giuridico. La risoluzione del contratto di fornitura non può quindi invalidare il contratto di leasing, che conserva la sua autonomia.

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Accertamento rapporto di lavoro subordinato, appalto illecito

Il Tribunale, alla luce delle prove testimoniali e documentali, ha accertato che l’appalto di servizi di trasporto stipulato dalla società committente non fosse genuino. La società committente, infatti, aveva un potere di direzione e controllo pervasivo sull’attività lavorativa del ricorrente, stabilendo nei minimi dettagli le modalità di esecuzione della prestazione. Tale ingerenza esorbitava i limiti del mero coordinamento e controllo del risultato propri del contratto di appalto. Pertanto, il Giudice ha dichiarato la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra il ricorrente e la società committente, condannando quest’ultima al pagamento delle relative differenze retributive.

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Querela di falso, sottoscrizione avvisi di ricevimento raccomandate

La sentenza conferma l’orientamento giurisprudenziale secondo cui la querela di falso è inammissibile per contestare la sottoscrizione su un avviso di ricevimento di una raccomandata, se non vi è attestazione da parte dell’agente postale sull’identità del firmatario. La fede pubblica riguarda solo le attività dell’ufficiale giudiziario, non le informazioni ottenute da terzi. La querela di falso sarebbe ammissibile solo se la notifica fosse avvenuta tramite ufficiale giudiziario, come previsto dalla legge n. 890 del 1982.

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Decreto ingiuntivo per compensi professionali stragiudiziali

In caso di opposizione a decreto ingiuntivo per il pagamento di compensi professionali relativi ad attività stragiudiziale, la competenza territoriale va radicata in capo al giudice del luogo in cui il debitore ha il proprio domicilio al tempo della scadenza dell’obbligazione.

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Appalto di servizi e responsabilità solidale del committente

Il committente può sospendere il pagamento del prezzo nell’appalto di servizi se l’appaltatore non ha adempiuto agli obblighi previdenziali e contributivi dei propri dipendenti, essendo il committente responsabile in solido. Tale sospensione è legittima anche se l’accertamento degli organi competenti non è ancora definitivo.

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Trasformazione del part time in full time o viceversa

Il licenziamento motivato dall’esigenza di trasformazione del part time in full time o viceversa va ritenuto ingiustificato perché adottato in violazione dell’art. Come prevede peraltro oggi in continuità con questa tesi la disciplina dettata dal Decreto Legislativo n. 81 del 2015, articolo 6, comma 8 secondo il quale “il rifiuto del lavoratore di concordare una variazione dell’orario di lavoro non costituisce giustificato motivo di licenziamento”.

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Mancata sottoscrizione delle clausole compromissorie

Il Tribunale ha stabilito che la clausola compromissoria contenuta in condizioni generali di contratto predisposte unilateralmente non è valida se non sottoscritta o specificamente approvata. Inoltre, ha ribadito che l’appaltatore decade dall’azione di regresso se non denuncia tempestivamente i vizi all’subappaltatore.

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Mancato pagamento fatture realizzazione e manutenzione sito web

In tema di opposizione a decreto ingiuntivo, l’onere della prova circa l’esistenza del credito e del suo ammontare grava sul creditore opposto. Nel caso di specie, la società convenuta, pur essendo gravata dell’onere di dimostrare la conclusione del contratto e l’esatto adempimento delle prestazioni oggetto di fatturazione, non ha fornito al Tribunale adeguati elementi di prova.

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Inammissibilità dell'opposizione all'esecuzione

Il Giudice dell’opposizione all’esecuzione non può effettuare alcun controllo intrinseco sul titolo esecutivo, ma può solo verificarne la persistenza della validità e attribuire rilevanza a fatti posteriori alla sua formazione o al suo passaggio in giudicato. L’opposizione è stata dichiarata inammissibile in quanto il debitore non aveva proposto censure relative all’esistenza o alla validità del decreto ingiuntivo.

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Responsabilità professionale dell'avvocato, mancata informazione

Il giudice ha stabilito che l’avvocato ha l’obbligo di fornire al cliente informazioni complete e accurate per permettergli di valutare il rischio di una causa. La mancata o incompleta informazione può configurare responsabilità professionale e obbligo di risarcire i danni patiti dal cliente.

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Opposizione all'esecuzione, violazione regolamento condominiale

Il giudice ha rigettato l’opposizione all’esecuzione di una sentenza che condannava al ripristino della destinazione d’uso di un immobile in base al regolamento condominiale, condannando l’opponente al pagamento delle spese processuali. Il giudice ha ritenuto che l’opponente non avesse fornito prova di aver adempiuto all’obbligo di ripristinare la destinazione d’uso prevista dal regolamento condominiale.

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Carta Docente ai docenti a tempo determinato

Il Tribunale ha affermato il diritto dei docenti a tempo determinato a beneficiare della Carta Docente, prevista per l’aggiornamento professionale, in base al principio di non discriminazione. La sentenza ha stabilito che l’esclusione dei docenti precari da tale beneficio è illegittima, condannando l’amministrazione a corrispondere il bonus economico per gli anni scolastici richiesti.

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Concordato preventivo in continuità e facoltà di cram down

Il Tribunale ha analizzato i requisiti per l’omologa forzosa di un concordato preventivo in continuità aziendale in presenza del voto negativo di alcune classi di creditori. In particolare, ha verificato il rispetto della regola della absolute priority rule e l’applicazione del principio di non discriminazione tra classi di creditori di pari grado. Inoltre, ha approfondito il tema dei poteri del Tribunale di disporre la riduzione e l’aumento del capitale sociale in sede di omologazione del concordato, in deroga ai principi di diritto societario.

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Rigetto della domanda di nullità di un contratto di mutuo per usura

Il Tribunale ha stabilito che nel caso di un contratto di mutuo con ammortamento alla francese, l’utilizzo dell’interesse composto per la determinazione delle rate non configura anatocismo, in quanto gli interessi sono calcolati solo sul capitale residuo. Inoltre, ha chiarito che la disciplina antiusura si applica sia agli interessi corrispettivi che a quelli moratori, ma non consente la loro sommatoria per la verifica del superamento del tasso soglia. Infine, ha ribadito che l’indice sintetico di costo (ISC) ha solo una funzione informativa e la sua erronea indicazione non comporta la nullità del contratto, ma può dare luogo a responsabilità contrattuale o precontrattuale della banca.

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Mancato pagamento di servizi informatici

Il Tribunale ha confermato un decreto ingiuntivo emesso per mancato pagamento di servizi informatici. La sentenza evidenzia che, in caso di opposizione a decreto ingiuntivo, il creditore deve provare il titolo contrattuale e l’effettiva esecuzione dei servizi, mentre al debitore spetta dimostrare eventuali fatti estintivi o impeditivi dell’obbligazione. Le contestazioni generiche e la mancata deduzione specifica dei corrispettivi applicati non sono sufficienti a giustificare l’opposizione.

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Canoni di locazione e penale di risoluzione anticipata del contratto

Il giudice ha stabilito che l’emergenza sanitaria da Covid-19 non costituisce causa di forza maggiore tale da giustificare il mancato pagamento dei canoni di locazione operativa o la risoluzione del contratto. Viene ribadito che le difficoltà economiche derivanti dalla pandemia non esimono dal rispetto delle obbligazioni contrattuali assunte, né consentono di invocare l’eccessiva onerosità sopravvenuta.

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Cessione del credito e competenza arbitrale

La sentenza chiarisce la validità della notifica di cessione del credito da parte di un’impresa cessionaria nei confronti di un ente pubblico, anche in assenza di un’espressa accettazione da parte di quest’ultimo. Inoltre, la sentenza si sofferma sulla validità ed efficacia delle clausole compromissorie unilaterali o asimmetriche, ribadendo che solo la parte a cui è attribuito il diritto potestativo di ricorrere all’arbitrato può scegliere se adire il giudice ordinario o gli arbitri.

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Mancata restituzione escavatore e vendita con riserva di proprietà

La sentenza conferma il principio secondo cui in caso di vendita con riserva di proprietà, l’acquirente non diventa proprietario del bene fino al pagamento dell’ultima rata. Pertanto, qualsiasi atto di disposizione del bene da parte dell’acquirente prima del pagamento integrale del prezzo è inopponibile al venditore. La Corte ha inoltre stabilito che la documentazione prodotta dall’appellante, tra cui fatture e mastrini di sottoconto, non era sufficiente a dimostrare il trasferimento della proprietà dell’escavatore.

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Mancata stipula del definitivo di compravendita

In tema di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto preliminare di compravendita immobiliare, il giudice non può disporre il trasferimento coattivo della proprietà in assenza della dichiarazione degli estremi della concessione edilizia o degli altri titoli abilitanti previsti dalla legge.

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