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Giurisprudenza Civile

Principio di detrazione della provvisionale già corrisposta

La sentenza analizza il principio di detrazione della provvisionale già corrisposta al danneggiato dal risarcimento danni liquidato in sede civile, nonché l’efficacia di giudicato della sentenza penale nel giudizio civile.

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Instaurazione da parte dell'ex coniuge di una convivenza di fatto

Secondo il più recente orientamento della Suprema Corte, l’instaurazione da parte dell’ex coniuge di una stabile convivenza di fatto, giudizialmente accertata, incide sul diritto al riconoscimento di un assegno di divorzio o alla sua revisione, nonché sulla quantificazione del suo ammontare, in virtù del progetto di vita intrapreso con il terzo e dei reciproci doveri di assistenza morale e materiale che ne derivano, ma non determina, necessariamente, la perdita automatica ed integrale del diritto all’assegno, in relazione alla sua componente compensativa (Cass. S.U. 32198/2021; Cass. 14256/2022).

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Corte d'Appello conferma l'illegittimità del licenziamento

La sentenza conferma il principio secondo cui il licenziamento per giustificato motivo oggettivo richiede una prova rigorosa da parte del datore di lavoro circa la sussistenza di un effettivo calo di lavoro. L’onere della prova non può ritenersi assolto in presenza di elementi probatori insufficienti o contraddittori.

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Accertamento incidentale nel giudizio civile di querela di falso

La sentenza chiarisce i limiti dell’accertamento incidentale nel giudizio civile di querela di falso, affermando che solo gli accertamenti logicamente preliminari e indispensabili al deciso sono rilevanti. Viene inoltre ribadita la natura oggettiva del giudizio di querela di falso, finalizzato alla tutela dell’interesse pubblico all’eliminazione di documenti falsi.

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Risoluzione del contratto per violazione obblighi informativi

La sentenza conferma il principio che la violazione degli obblighi informativi e di adeguatezza da parte dell’intermediario finanziario può comportare la risoluzione del contratto e il diritto alla restituzione delle somme investite, al netto di quelle di cui si dimostri l’avvenuta vendita e la mancata dimostrazione del danno subito.

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Sgravi contributivi per cooperative sociali

La sentenza si pronuncia sugli oneri probatori delle cooperative sociali per fruire degli sgravi contributivi, con particolare riguardo alla documentazione necessaria per attestare lo stato di svantaggio dei lavoratori.

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Conferma confini e servitù di fognatura

La sentenza definisce i confini tra fondi sulla base di un precedente frazionamento e di una serie di accertamenti tecnici. Viene inoltre costituita una servitù di fognatura a carico di una delle parti, con l’obbligo di allacciarsi alla rete fognaria. Si analizzano il principio del minimo mezzo nell’individuazione del percorso meno gravoso e la normativa sulle distanze tra impianti fognari e confini.

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Illecito di danno da pratica commerciale scorretta, dieselgate

La sentenza analizza la natura dell’illecito di danno da pratica commerciale scorretta, distinguendola dall’illecito di pericolo. Inoltre, viene ribadita la necessità di provare il danno conseguenza e il nesso causale tra la condotta e il pregiudizio lamentato dal consumatore per ottenere il risarcimento. Infine, la Corte specifica le condizioni per l’applicazione della valutazione equitativa del danno.

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Azione revocatoria ordinaria, prova della malafede dell'acquirente

La Corte d’appello ha confermato la sentenza di primo grado che rigettava un’azione revocatoria ordinaria. La Corte ha ritenuto che non ci fosse stata prova della malafede dell’acquirente e che ci fosse una sostanziale continuità tra il preliminare del 2014 e il contratto definitivo del 2018. Inoltre, la Corte ha ritenuto che non ci fossero prove sufficienti per dimostrare che l’acquirente fosse a conoscenza dello stato di insolvenza del venditore al momento della stipula del contratto preliminare.

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Garanzia vizi della cosa venduta, denuncia tempestiva e dettagliata

La sentenza affronta il tema della garanzia per i vizi della cosa venduta, confermando che grava sul compratore l’onere di provare l’esistenza dei vizi e che la denuncia degli stessi deve essere tempestiva e dettagliata. Inoltre, si evidenzia che il giudice non è vincolato alla richiesta di CTU e che la prova testimoniale deve vertere su fatti obiettivi.

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Distinzione tra mansioni aggiuntive e mansioni concordate

La sentenza chiarisce la distinzione tra mansioni aggiuntive e attività rientranti nelle mansioni concordate, con impatto sulla quantificazione del compenso variabile. Si sottolinea inoltre la rilevanza della prova documentale nell’ambito del contenzioso lavorativo, in particolare per quanto riguarda la corretta interpretazione delle clausole contrattuali.

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Nullità della rinuncia abdicativa di terreni

La sentenza affronta il tema dell’ammissibilità e dei limiti dell’istituto della rinuncia abdicativa della proprietà nel nostro ordinamento. Si evidenzia come tale istituto, non suscettibile di applicazione analogica, sia ammesso solo in casi tipici e non sia invocabile al solo fine di trasferire in capo all’ Erario i costi di gestione dei beni.

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Sanzioni amministrative e lavoro straordinario

La sentenza afferma che il termine per la contestazione di una violazione amministrativa decorre dal momento in cui l’accertamento è completato, non dalla data del fatto. Inoltre, la mancata registrazione del lavoro straordinario sul libro unico del lavoro, pur se retribuito, è soggetta a sanzione, indipendentemente da evasioni contributive o retributive.

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Responsabilità datore di lavoro per esposizione all'amianto

La sentenza conferma i principi di diritto in tema di responsabilità del datore di lavoro per la sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolare in relazione all’esposizione ad agenti nocivi. Viene inoltre ribadita l’applicabilità del termine di prescrizione più lungo previsto per il reato di omicidio colposo in caso di decesso del lavoratore e la correttezza della liquidazione del danno da perdita del rapporto parentale secondo le tabelle di Milano.

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Responsabilità per incendio in area camper

La sentenza ha stabilito che la responsabilità per i danni causati da un incendio, divampato in un’area camper privata, deve essere attribuita al proprietario del mezzo dal quale è scaturito l’incendio stesso, in quanto custode del mezzo e della bombola che stava utilizzando. La Corte ha escluso l’applicazione della disciplina sulla circolazione stradale, in quanto l’evento non è eziologicamente riconducibile alla circolazione del mezzo, ma all’utilizzo improprio di una bombola di gas durante la sosta. La responsabilità è stata affermata sulla base della regola del “più probabile che non”, propria del processo civile, in assenza di prova del nesso di causalità tra condotta ed evento dannoso “oltre ogni ragionevole dubbio”, richiesta in sede penale.

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Distinzione tra detenzione di immobile e occupazione senza titolo

La sentenza chiarisce la distinzione tra la detenzione di un immobile e l’occupazione senza titolo, chiarendo come la mera consegna delle chiavi non configuri automaticamente l’occupazione abusiva. Inoltre, si evidenzia l’importanza della prova del danno in caso di lavori di ristrutturazione non autorizzati, ribadendo che la perizia di parte non è sufficiente a dimostrarne l’esistenza e l’entità. Infine, si ribadisce il principio secondo cui la causale del bonifico bancario costituisce un elemento indiziario che, se supportato da altri elementi, può provare l’esistenza di un prestito.

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Condanna dei proprietari di un immobile per danni da esplosione

La sentenza in esame affronta il tema della responsabilità per danni da cose in custodia (art. 2051 c.c.) in relazione ad un’esplosione verificatasi in un immobile. La Corte, pur non potendo attribuire efficacia extrapenale alla sentenza di proscioglimento emessa in sede penale, riconosce la sussistenza di gravi difformità e violazioni normative nell’impianto del gas, imputabili ai proprietari-locatori, che hanno determinato un incremento del rischio. Pertanto, pur non potendo escludere altre concause, la Corte ritiene che la responsabilità per i danni debba essere attribuita, anche a titolo di concorso, ai proprietari.

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Notifica PEC da indirizzo non presente nei registri pubblici

La sentenza conferma il principio secondo cui la notifica PEC è valida anche se l’indirizzo non è presente nei registri pubblici, purché il destinatario abbia avuto conoscenza legale dell’atto e la possibilità di difendersi.

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Inammissibilità dell'appello per difetto di specificità

La sentenza si focalizza sul principio di specificità dei motivi di appello, affermando che il generico dissenso rispetto alla decisione di primo grado non è sufficiente. L’appellante deve indicare con precisione le ragioni per cui ritiene errate le valutazioni del Tribunale, supportando le proprie argomentazioni con riferimenti a fattispecie giuridiche e prove concrete.

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Restituzione somme per contratto di mutuo

La Corte, in riforma della sentenza di primo grado, ha accertato la sussistenza di un contratto di mutuo tra le parti e ha condannato il debitore alla restituzione delle somme dovute, oltre interessi. La qualificazione del rapporto giuridico data dal giudice di merito vincola il giudizio in appello.

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