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Giurisprudenza Civile

Risoluzione di diritto di transazione per inadempimento

La sentenza afferma il principio per cui, in presenza di una clausola risolutiva espressa, il mancato o ritardato pagamento determina la risoluzione di diritto del contratto. Si evidenzia inoltre come il diritto di avvalersi della clausola risolutiva, in quanto accessorio al credito, si trasferisca al cessionario.

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Risoluzione del contratto di subappalto per inadempimento

La sentenza afferma la legittimità della risoluzione di un contratto di subappalto a seguito di inadempimenti contrattuali, sottolineando come la presenza di una clausola risolutiva espressa renda irrilevante la valutazione sulla gravità dell’inadempimento stesso.

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Responsabilità appaltatore per vizi dell'opera

Il caso riguarda la responsabilità dell’appaltatore per vizi occulti dell’opera. La prescrizione e la decadenza sono da escludere in virtù di specifiche comunicazioni tra le parti. La Cassazione ha stabilito che il riconoscimento dei vizi da parte dell’appaltatore, pur senza riconoscimento di responsabilità, esonera il committente dalla denuncia formale.

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Responsabilità per danni da insidia stradale

La sentenza affronta la responsabilità per custodia (art. 2051 c.c.) in caso di insidia stradale per omessa manutenzione, in combinato disposto con l’art. 1227 c.c. in tema di concorso di colpa. Rileva anche l’onere probatorio del custode e del danneggiato.

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Impianti di telecomunicazioni, canoni di occupazione

La sentenza chiarisce l’interpretazione dell’art. 93 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche in materia di oneri per l’occupazione di beni pubblici da parte degli operatori di telecomunicazioni. Stabilisce l’illegittimità della pretesa di canoni superiori a quelli previsti dalla normativa per le occupazioni successive alla sua entrata in vigore, anche in presenza di contratti pregressi.

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Cessione del credito e carenza di legittimazione passiva

La cessione del credito non implica il subentro del cessionario nei rapporti contrattuali tra cedente e debitore. Ne consegue che il cessionario non può essere chiamato a rispondere di eventuali vizi del contratto originario.

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Mancato addebito di responsabilità per caduta da scale

Il Tribunale ha rigettato la richiesta di risarcimento danni perché, pur in assenza del corrimano, l’evento dannoso (caduta) è stato causato dall’inciampo dell’attrice nel proprio carrello della spesa, escludendo il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno.

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Sinistro stradale, manovra azzardata e concorso di colpa

Nel caso di sinistro stradale, l’accertamento della colpa di un conducente non comporta automaticamente l’esclusione di responsabilità dell’altro. Per superare la presunzione di concorso di colpa, è necessario dimostrare l’assenza di nesso causale tra la propria condotta e l’evento dannoso, dimostrando la propria aderenza alle norme sulla circolazione stradale e alla comune prudenza.

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Ipoteca, estinzione crediti ipotecari per prescrizione

La sentenza affronta il tema della prescrizione dei crediti ipotecari e della conseguente estinzione dell’ipoteca stessa. In particolare, si evidenzia l’importanza della corretta notifica dell’avviso di pagamento, quale atto interruttivo della prescrizione. In mancanza di tale notifica, i crediti si considerano prescritti e l’ipoteca deve essere cancellata.

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Azione revocatoria, revoca pagamenti in stato di insolvenza

Il Tribunale accoglie l’azione revocatoria proposta da una società in amministrazione straordinaria, dichiarando inefficaci i pagamenti effettuati da una debitrice in stato di insolvenza. La conoscenza dello stato di decozione si presume in capo al debitore che effettua pagamenti in ritardo o a seguito di azioni giudiziarie.

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Responsabilità Condominio per danni da infiltrazioni

Il Condominio è responsabile per i danni causati agli appartamenti da infiltrazioni provenienti da parti comuni dell’edificio, a meno che non provi il caso fortuito. Il Condominio ha l’obbligo di intervenire per rimuovere le cause delle infiltrazioni anche se non si sono ancora verificati danni.

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Rimborso spese per lavori urgenti in condominio

La sentenza chiarisce la distinzione tra la disciplina del rimborso spese in caso di comunione (art. 1110 c.c.) e quella applicabile in ambito condominiale (art. 1134 c.c.), anche in caso di condominio minimo. Viene inoltre definito l’onere probatorio in capo al condomino che abbia sostenuto le spese per lavori urgenti, sottolineando la necessità di provare la sussistenza dell’urgenza e l’impossibilità di attendere il consenso dell’altro condomino.

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CIGS e abuso del diritto in caso di cessione di ramo d'azienda

La sentenza affronta il tema dell’abuso del diritto in relazione alla cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) nel caso di cessione di ramo d’azienda seguita da una sostanziale retrocessione. Il giudice ha analizzato la natura simulata dell’operazione, valutando la condotta delle parti e l’effettiva cessazione dell’attività aziendale. La sentenza ha inoltre affrontato il tema delle sanzioni contributive per evasione, distinguendo tra la semplice omissione contributiva e l’occultamento fraudolento dei rapporti di lavoro.

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Divisione giudiziale e spese legali caso di esecuzione immobiliare

La sentenza affronta il tema della divisione giudiziale di un immobile pignorato e venduto all’asta. Viene stabilito che le spese legali devono essere ripartite tra i comproprietari in base al principio della soccombenza e che il creditore procedente ha diritto al rimborso delle spese sostenute per la divisione.

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Responsabilità per infortunio in attività sportiva

La sentenza chiarisce i principi della responsabilità extracontrattuale nell’ambito delle attività sportive. In particolare, viene stabilito che la responsabilità dell’associazione sportiva non sussiste quando l’infortunio è conseguenza di un rischio intrinseco all’attività praticata e non derivante da carenze organizzative o di controllo da parte dell’associazione stessa.

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Legittimazione attiva delle società di cartolarizzazione

La sentenza affronta i temi della legittimazione attiva delle società di cartolarizzazione, della prova della cessione del credito in blocco e della validità della documentazione bancaria nel procedimento monitorio. Inoltre, si pronuncia sulla qualificazione della fideiussione e sulla non applicabilità dello schema ABI censurato dalla Banca d’Italia alle fideiussioni stipulate successivamente.

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Rideterminazione saldo conto corrente e rigetto nullità mutuo

Il Tribunale, in materia di contratti bancari, ha affermato il principio secondo cui il correntista ha diritto alla rideterminazione del saldo del conto corrente in caso di applicazione di clausole nulle o vessatorie. Inoltre, per la declaratoria di nullità di un mutuo di scopo è necessaria la prova che la destinazione del finanziamento sia entrata a far parte del programma contrattuale, incidendo sul profilo causale del negozio.

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Disposizioni in materia di appalti pubblici e azione revocatoria

Il giudice ha rigettato la domanda di revoca dei pagamenti effettuati da un Ministero a un’impresa subappaltatrice. Sebbene la delegazione di pagamento sia generalmente considerata un mezzo anormale di pagamento, nel caso di specie le specifiche disposizioni in materia di appalti pubblici la configurano come modalità di adempimento fisiologica e necessitata. Inoltre, non è stata fornita prova della conoscenza dello stato di insolvenza da parte del convenuto, né di un effettivo pregiudizio alla massa dei creditori.

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Rimborso costi estinzione anticipata finanziamento

Il Tribunale, confermando la decisione del Giudice di Pace, ha ribadito l’orientamento giurisprudenziale secondo cui, in caso di estinzione anticipata di un finanziamento, il consumatore ha diritto alla restituzione di tutti i costi sostenuti, inclusi quelli non ricorrenti (up front), indipendentemente dalla data di stipula del contratto. Tale principio si applica anche ai contratti stipulati prima dell’entrata in vigore della normativa che ha recepito la direttiva europea in materia. Il criterio di calcolo da adottare per la quantificazione del rimborso è quello pro rata temporis.

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Risarcimento danni da infiltrazioni - Onere della prova

In tema di risarcimento danni da infiltrazioni, grava sul danneggiato l’onere di provare la provenienza delle infiltrazioni e l’entità del danno. Il danno non patrimoniale, inoltre, deve essere specificamente allegato e provato.

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