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Giurisprudenza Civile

Rimborso costi estinzione anticipata finanziamento

Viene sancito il diritto del consumatore al rimborso di tutti i costi sostenuti in caso di estinzione anticipata del finanziamento, in base al principio di tutela del consumatore e alla normativa europea. Viene inoltre stabilito il metodo di calcolo proporzionale per il rimborso e la nullità delle clausole contrattuali che lo escludono.

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Simulazione atto di compravendita e nullità donazione

La sentenza affronta il tema della simulazione relativa in un atto di compravendita di un immobile, mascherante una donazione, dichiarando la nullità dell’atto per difetto di forma a causa della mancata prova dell’effettivo pagamento del prezzo pattuito e della forma non solenne prevista per la donazione. Viene ribadito il principio di diritto in base al quale il contratto simulato non produce effetti tra le parti e il contratto dissimulato, in assenza dei requisiti di forma, è nullo.

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Risoluzione contratto di affitto d'azienda

La sentenza conferma la risoluzione di diritto di un contratto di affitto d’azienda per grave inadempimento dell’affittuario nel pagamento dei canoni di locazione, come previsto dalla clausola risolutiva espressa. Viene altresì riconosciuto il diritto del locatore al risarcimento danni per la mancata corresponsione dei canoni e per il mancato pagamento delle utenze.

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Condominio e riparazioni, chi paga?

Il condomino non può pretendere il rimborso per riparazioni effettuate sul suo terrazzo di proprietà esclusiva, anche se sostenute come necessarie a causa di lavori condominiali male eseguiti. Avrebbe dovuto agire direttamente contro l’appaltatore.

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Revoca decreto ingiuntivo su interessi moratori

La sentenza chiarisce l’interpretazione autentica dell’art. 2, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 9 ottobre 2002, n. 231 come modificato dal D.Lgs. 9 novembre 2012, n. 192, da parte dell’art. 24, comma 1, L. 30 ottobre 2014, n. 161, stabilendo che le disposizioni del D.Lgs. 192/2012 si applicano esclusivamente alle transazioni commerciali concluse a partire dal 1° gennaio 2013 e non ai contratti di appalto stipulati precedentemente a tale data. Si esclude, inoltre, l’applicazione del principio della retroattività delle leggi interpretative.

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Ripetizione di somme pagate per consumi di energia elettrica

Il Tribunale ha stabilito che per ottenere la ripetizione di un pagamento indebito è necessario provare sia l’avvenuto pagamento che l’assenza di un titolo che lo giustifichi. Nel caso specifico, l’attore non ha fornito prove sufficienti a dimostrare l’avvenuto pagamento delle fatture contestate.

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Annullato verbale per violazione codice della strada

La sentenza afferma il principio di diritto secondo cui la pubblica amministrazione, nell’ambito di un giudizio di opposizione a sanzione amministrativa, ha l’onere di provare gli elementi costitutivi dell’infrazione contestata.

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Accertamento quota di comproprietà su autorimessa

Viene accolta la domanda di accertamento della quota di comproprietà relativa a un immobile, in presenza di un precedente atto di divisione che ne ha modificato la consistenza. Il Tribunale ha stabilito che la quota di comproprietà dei convenuti si riferisce esclusivamente alla porzione di autorimessa loro attribuita in seguito alla divisione, escludendo la necessità della probatio diabolica.

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Accertamento rapporto lavoro subordinato e interposizione illecita

La sentenza affronta la tematica dell’interposizione illecita di manodopera e della validità dei contratti di appalto. Il giudice, accertata l’inesistenza di un contratto di appalto valido tra le società coinvolte, ha dichiarato la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato direttamente con l’utilizzatore.

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Opposizione a decreto ingiuntivo su finanziamento respinta

La sentenza ribadisce i principi in tema di onere della prova nei contratti di finanziamento e prescrizione del credito, affermando che la mancata indicazione del TAEG non comporta la nullità del contratto.

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Azione revocatoria, revoca contratto compravendita per frode

Il Tribunale accoglie la domanda di revoca di un contratto di compravendita immobiliare per frode in danno del fallimento, dichiarando l’inefficacia dell’atto nei confronti della procedura concorsuale. La sentenza fa applicazione dei principi generali in tema di azione revocatoria ex art. 2901 c.c., in particolare con riguardo alla sussistenza del credito, all’eventus damni, al consilium fraudis e alla prova della scientia damni.

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Compensazione spese processuali e soccombenza

Il giudice, nel pronunciarsi sulle spese processuali, ha l’obbligo di motivare specificamente la decisione di compensarle, potendo disporla solo in casi eccezionali previsti dalla legge. La compensazione non può essere disposta in caso di soccombenza di una delle parti, salvo che non ricorrano gravi ed eccezionali ragioni, espressamente indicate nella motivazione. La sentenza ribadisce l’importanza della motivazione specifica e il principio di eccezionalità della compensazione delle spese.

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Sfratto per morosità e risoluzione contratto di locazione

La sentenza affronta la tematica della risoluzione del contratto di locazione per inadempimento del conduttore, in particolare per morosità nel pagamento dei canoni. Il Tribunale ribadisce che la prova dell’inadempimento spetta al locatore, mentre al conduttore spetta la prova del fatto estintivo. Inoltre, la mancata opposizione alla fase di rilascio dell’immobile non preclude la possibilità di contestare l’ammontare dei canoni dovuti.

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Imposte non versate, liquidatore e socio, nessuna responsabilità

La sentenza stabilisce che, in caso di liquidazione di una società, né il liquidatore né il socio unico possono essere ritenuti responsabili per il mancato pagamento di imposte pregresse, se hanno agito in conformità alla legge e alle direttive dell’autorità giudiziaria, e se non sussiste colpa o negligenza nella loro condotta.

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Iscrizione gestione commercianti e attività effettiva

La sentenza chiarisce che la mera qualità di socio accomandatario in società inattive, proprietarie solo di immobili concessi in locazione, non comporta l’obbligo di iscrizione alla gestione commercianti. Tale obbligo sussiste solo in presenza di effettiva attività lavorativa con carattere di abitualità e prevalenza.

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Illegittimità del licenziamento per giusta causa

La sentenza ribadisce i principi in tema di onere probatorio in materia di giusta causa di licenziamento e proporzionalità tra la sanzione disciplinare ed i fatti addebitati al lavoratore.

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Estinzione parziale del giudizio per transazione

Il Tribunale, in seguito ad intervenuta transazione tra alcune parti, dichiara l’estinzione parziale del giudizio con riferimento alle posizioni transatte. Il giudizio prosegue tra le restanti parti limitatamente alla liquidazione delle spese di lite, che vengono poste a carico della parte soccombente secondo il principio di soccombenza virtuale.

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Improcedibilità del ricorso per mancata notifica

La sentenza afferma il principio per cui la notifica del ricorso introduttivo è un requisito essenziale per la procedibilità del giudizio. In mancanza, il ricorso è dichiarato improcedibile, con conseguente definitiva esecutività del titolo impugnato.

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Risarcimento danni per immissioni intollerabili

La sentenza affronta il tema della responsabilità per immissioni intollerabili (art. 844 c.c.) e il relativo diritto al risarcimento del danno, affermando che, pur essendovi una violazione del diritto di proprietà, è necessaria la prova del nesso di causalità tra le immissioni e i danni lamentati per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale.

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Appalto, accettare o rifiutare l'adempimento parziale

Nel contratto di appalto, il committente può rifiutare l’adempimento parziale oppure accettarlo e, anche se la parziale esecuzione del contratto sia tale da giustificarne la risoluzione, può trattenere la parte di manufatto realizzata e provvedere direttamente al suo completamento, essendo, poi, legittimato a chiedere in via giudiziale che il prezzo sia proporzionalmente diminuito e, in caso di colpa dell’appaltatore, anche il risarcimento del danno.

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