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Giurisprudenza Civile

Riconoscimento indennizzo per malattia professionale

La sentenza ribadisce il diritto del lavoratore all’indennizzo per le malattie professionali, con la valutazione del danno biologico e la determinazione della rendita in base alla percentuale di inabilità permanente accertata.

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Illegittimità del licenziamento di un dirigente

La sentenza affronta il tema del licenziamento del dirigente in presenza di un patto di non concorrenza, analizzando la legittimità del recesso datoriale alla luce dei doveri di fedeltà e correttezza del dirigente e della sussistenza di un’effettiva attività in concorrenza. Il giudice ha inoltre vagliato la sussistenza dei presupposti per l’applicazione dell’art. 1345 c.c., in relazione alla natura ritorsiva del licenziamento.

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Inammissibilità del ricorso per carenza di interesse ad agire

Il Giudice ha dichiarato inammissibile il ricorso perché la parte ricorrente non ha dimostrato di avere un interesse concreto e attuale alla pronuncia giurisdizionale, nonostante le diverse opportunità concesse dal Giudice. La sentenza evidenzia l’importanza dell’interesse ad agire quale condizione essenziale per l’azione giudiziale.

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Iscrizione Gestione Commercianti e Requisiti

La sentenza chiarisce i requisiti per l’iscrizione alla Gestione Commercianti, in particolare la necessità di partecipazione al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza. Viene inoltre definito l’onere probatorio in capo all’ente previdenziale.

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Rimborso spese ristrutturazione ex casa coniugale

In tema di regime patrimoniale della famiglia, le spese sostenute da un coniuge per la ristrutturazione di un immobile di proprietà esclusiva dell’altro, in assenza di uno specifico accordo, si presumono effettuate in adempimento dei doveri coniugali e non sono quindi ripetibili.

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Rigetto ricorso su liquidazione compensi avvocato

Il Tribunale ha rigettato il ricorso avverso il decreto di liquidazione dei compensi dell’avvocato difensore di parte civile in un giudizio penale. Si è affermato il principio secondo cui l’importo che l’imputato è condannato a corrispondere allo Stato per il patrocinio a spese dello Stato in favore della parte civile deve coincidere con la somma liquidata al difensore, ma tale principio opera solo se la sentenza di condanna abbia disposto la rifusione delle spese processuali in favore dello Stato, il che nella specie non è avvenuto.

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Violazione obbligo di cinture sicurezza

Il verbale redatto da un pubblico ufficiale fa piena prova fino a querela di falso. Il giudice non può disattendere tale valore probatorio basandosi su convincimenti personali.

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Azione di rilascio di terreni concessi in comodato gratuito

In tema di comodato, il comodante può agire per la restituzione del bene concesso dimostrando la consegna e il rifiuto alla restituzione. La scadenza del termine convenuto determina l’obbligo di restituzione e il relativo inadempimento è fonte di responsabilità risarcitoria in capo al comodatario. La competenza per le azioni di rilascio di un bene concesso in comodato, ancorché fondo rustico, appartiene al giudice ordinario, essendo il comodato estraneo alla materia dei contratti agrari.

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Rigetto opposizione all'esecuzione e spese legali

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione ad un’esecuzione, ritenendola tardiva e infondata nel merito. In particolare, ha ritenuto legittima la notifica degli atti esecutivi tramite PEC, pur se effettuata da un indirizzo non presente nei pubblici elenchi, in quanto idonea a garantire la conoscenza dell’atto da parte del destinatario. Inoltre, ha ritenuto legittima la costituzione in giudizio dell’Agente della riscossione tramite avvocato del libero foro, in base ad una specifica convenzione. Infine, ha disposto l’estromissione del terzo pignorato dal giudizio e condannato l’opponente alla rifusione delle spese legali.

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NASPI e attività autonoma precedente alla domanda

In tema di NASPI, non comporta decadenza dalla corresponsione della prestazione l’omessa comunicazione dell’incarico di presidente e componente del consiglio di amministrazione di una società cooperativa, il quale – in considerazione dell’immedesimazione organica tra persona fisica ed ente e dell’assenza del requisito della coordinazione – non può ritenersi compreso tra i rapporti di co.co.co. o di lavoro subordinato.

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Indennità di trasferta, prescrizione e contributi

Il Tribunale ha chiarito la distinzione tra indennità di trasferta e contributo di trasporto, stabilendo che quest’ultimo è assoggettabile a contribuzione. La sentenza ha inoltre analizzato le differenze tra omissione ed evasione contributiva ai fini dell’applicazione delle sanzioni civili.

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Opposizione a intimazione di pagamento per contributi previdenziali

La sentenza ribadisce il principio di diritto secondo cui la notifica della cartella esattoriale interrompe i termini di prescrizione, inoltre ribadisce la perentorità dei termini per proporre opposizione all’iscrizione a ruolo. Viene ribadito inoltre l’orientamento della Cassazione per cui l’intimazione di pagamento che segue l’emissione di cartelle esattoriali, le quali hanno già determinato il quantum delle pretese creditorie, è congruamente motivata attraverso il semplice richiamo alle cartelle di pagamento.

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Domanda di accertamento della proprietà per usucapione

La sentenza affronta il tema dell’usucapione speciale per la piccola proprietà rurale e della sua interruzione. Il Giudice, in particolare, afferma che atti come la costituzione di ipoteca sul bene da parte del proprietario non sono sufficienti a dimostrare l’interruzione del possesso, in quanto non diretti al recupero del bene stesso.

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Insussistenza obbligo contributivo per liquidatore

L’obbligo contributivo per i liquidatori di società sussiste solo se l’attività svolta presenta i caratteri di abitualità e prevalenza, come previsto per i soci di società di persone. Il semplice recupero di crediti pregressi, pur se protratto nel tempo, non configura un’attività d’impresa tale da far sorgere l’obbligo contributivo.

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Riconoscimento qualifica superiore - Differenze retributive

Per il riconoscimento di una qualifica superiore non basta l’autonomia nell’organizzazione del lavoro o l’esperienza maturata, occorrendo attività coerenti con quelle del livello rivendicato e caratterizzate da autonomia, potere direttivo, responsabilità misurata sui risultati e rilevanza delle materie trattate.

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Licenziamento, mancato rispetto reperibilità aggravamento malattia

La sentenza afferma la legittimità del licenziamento di un dipendente a causa della violazione degli obblighi di reperibilità durante la malattia e dell’aver tenuto una condotta che ha aggravato la sua condizione, ritardando il ritorno al lavoro. La Corte ha inoltre stabilito che la mancata affissione del codice disciplinare non inficia la validità del licenziamento, in quanto le infrazioni contestate riguardavano la violazione di obblighi normativi e principi generali di correttezza e buona fede.

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Residenza effettiva per assegno sociale

La sentenza conferma il principio per cui la residenza effettiva e stabile in Italia costituisce requisito essenziale per il diritto all’assegno sociale. Tale requisito non viene meno per brevi periodi di assenza, ma soggiorni prolungati all’estero, senza comunicazione all’ente e senza motivi validi, ne determinano la perdita, con conseguente obbligo di restituzione delle somme percepite.

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Insussistenza del rapporto di lavoro subordinato

La sentenza definisce la differenza tra lavoro autonomo e lavoro subordinato, sottolineando come la subordinazione non possa derivare dalla sola partecipazione all’attività d’impresa ma richieda l’obbligatorietà della prestazione e la soggezione al potere direttivo del datore di lavoro. Viene inoltre analizzata la differenza tra collaborazione autonoma ed etero organizzata, con particolare riferimento alla necessità, per la configurabilità di quest’ultima, che le modalità di esecuzione della prestazione siano organizzate dal committente.

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Contratto di franchising

La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado, ritenendo validamente costituito e non nullo il contratto di franchising. In particolare, ha ritenuto sussistente il know-how, correttamente comunicato e trasferito all’affiliato. Ha, inoltre, ritenuto infondate le domande di annullamento e di risoluzione del contratto.

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Estinzione del processo per inattività delle parti

La sentenza afferma il principio dell’estinzione del processo per inattività delle parti, in seguito alla mancata comparizione in udienza, nonostante la Corte avesse concesso un rinvio per consentire la formalizzazione di un accordo transattivo.

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