fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Giurisprudenza Civile

Indennità di trasferta, prescrizione e contributi

Il Tribunale ha chiarito la distinzione tra indennità di trasferta e contributo di trasporto, stabilendo che quest’ultimo è assoggettabile a contribuzione. La sentenza ha inoltre analizzato le differenze tra omissione ed evasione contributiva ai fini dell’applicazione delle sanzioni civili.

Continua »
Opposizione a intimazione di pagamento per contributi previdenziali

La sentenza ribadisce il principio di diritto secondo cui la notifica della cartella esattoriale interrompe i termini di prescrizione, inoltre ribadisce la perentorità dei termini per proporre opposizione all’iscrizione a ruolo. Viene ribadito inoltre l’orientamento della Cassazione per cui l’intimazione di pagamento che segue l’emissione di cartelle esattoriali, le quali hanno già determinato il quantum delle pretese creditorie, è congruamente motivata attraverso il semplice richiamo alle cartelle di pagamento.

Continua »
Domanda di accertamento della proprietà per usucapione

La sentenza affronta il tema dell’usucapione speciale per la piccola proprietà rurale e della sua interruzione. Il Giudice, in particolare, afferma che atti come la costituzione di ipoteca sul bene da parte del proprietario non sono sufficienti a dimostrare l’interruzione del possesso, in quanto non diretti al recupero del bene stesso.

Continua »
Insussistenza obbligo contributivo per liquidatore

L’obbligo contributivo per i liquidatori di società sussiste solo se l’attività svolta presenta i caratteri di abitualità e prevalenza, come previsto per i soci di società di persone. Il semplice recupero di crediti pregressi, pur se protratto nel tempo, non configura un’attività d’impresa tale da far sorgere l’obbligo contributivo.

Continua »
Riconoscimento qualifica superiore - Differenze retributive

Per il riconoscimento di una qualifica superiore non basta l’autonomia nell’organizzazione del lavoro o l’esperienza maturata, occorrendo attività coerenti con quelle del livello rivendicato e caratterizzate da autonomia, potere direttivo, responsabilità misurata sui risultati e rilevanza delle materie trattate.

Continua »
Licenziamento, mancato rispetto reperibilità aggravamento malattia

La sentenza afferma la legittimità del licenziamento di un dipendente a causa della violazione degli obblighi di reperibilità durante la malattia e dell’aver tenuto una condotta che ha aggravato la sua condizione, ritardando il ritorno al lavoro. La Corte ha inoltre stabilito che la mancata affissione del codice disciplinare non inficia la validità del licenziamento, in quanto le infrazioni contestate riguardavano la violazione di obblighi normativi e principi generali di correttezza e buona fede.

Continua »
Residenza effettiva per assegno sociale

La sentenza conferma il principio per cui la residenza effettiva e stabile in Italia costituisce requisito essenziale per il diritto all’assegno sociale. Tale requisito non viene meno per brevi periodi di assenza, ma soggiorni prolungati all’estero, senza comunicazione all’ente e senza motivi validi, ne determinano la perdita, con conseguente obbligo di restituzione delle somme percepite.

Continua »
Insussistenza del rapporto di lavoro subordinato

La sentenza definisce la differenza tra lavoro autonomo e lavoro subordinato, sottolineando come la subordinazione non possa derivare dalla sola partecipazione all’attività d’impresa ma richieda l’obbligatorietà della prestazione e la soggezione al potere direttivo del datore di lavoro. Viene inoltre analizzata la differenza tra collaborazione autonoma ed etero organizzata, con particolare riferimento alla necessità, per la configurabilità di quest’ultima, che le modalità di esecuzione della prestazione siano organizzate dal committente.

Continua »
Contratto di franchising

La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado, ritenendo validamente costituito e non nullo il contratto di franchising. In particolare, ha ritenuto sussistente il know-how, correttamente comunicato e trasferito all’affiliato. Ha, inoltre, ritenuto infondate le domande di annullamento e di risoluzione del contratto.

Continua »
Estinzione del processo per inattività delle parti

La sentenza afferma il principio dell’estinzione del processo per inattività delle parti, in seguito alla mancata comparizione in udienza, nonostante la Corte avesse concesso un rinvio per consentire la formalizzazione di un accordo transattivo.

Continua »
Inammissibilità appello per tardività

Il termine per l’impugnazione di una sentenza decorre dalla data della sua pronuncia, anche se i procuratori delle parti hanno rinunciato ad assistere alla lettura del dispositivo. Il termine “lungo” per proporre l’impugnazione, ex art. 327 c.p.c., decorre dalla data della pronuncia, che equivale, unitamente alla sottoscrizione del relativo verbale da parte del giudice, alla pubblicazione prescritta nei casi ordinari dall’art. 133 c.p.c., con esonero, quindi, della cancelleria dalla comunicazione della sentenza; viceversa, nella residuale ipotesi di particolare complessità della controversia, in cui il giudice sensi dell’art. 430 c.p.c., il termine decorrerà dalla comunicazione alle parti dell’avvenuto deposito da parte del cancelliere.

Continua »
Competenza territoriale e insolvenza

Il caso analizza la tardività dell’eccezione di incompetenza territoriale se sollevata solo durante la fase di reclamo contro una sentenza dichiarativa di fallimento. Inoltre, si esaminano gli elementi costitutivi dello stato d’insolvenza societaria.

Continua »
Diritto alla riliquidazione della pensione

Viene confermato il diritto alla riliquidazione della pensione secondo criteri più favorevoli. La domanda per i ratei antecedenti di oltre tre anni la domanda giudiziale è invece soggetta a decadenza triennale.

Continua »
Rettifica saldo conto corrente e prescrizione rimesse solutorie

La sentenza chiarisce la distinzione tra rimesse solutorie rientranti nel limite dell’affidamento e quelle che lo eccedono, con impatto sulla prescrizione. Inoltre, evidenzia che la rettifica delle annotazioni contabili è un mero adempimento consequenziale alla statuizione sulla prescrizione.

Continua »
Responsabilità amministratore per danni alla società

In tema di responsabilità dell’amministratore per i danni cagionati alla società amministrata, il principio della insindacabilità del merito delle scelte di gestione (cd. business judgement rule, non si applica in presenza di irragionevolezza, imprudenza o arbitrarietà palese dell’iniziativa economica.

Continua »
Sanzione amministrativa per lavoro irregolare

La sentenza affronta i principi relativi alla rideterminazione delle sanzioni amministrative in caso di parziale accoglimento dell’opposizione, sottolineando che tale potere del giudice è autonomo e discrezionale. Inoltre, evidenzia come la compensazione delle spese processuali debba tenere conto della peculiarità della vicenda e della sussistenza di motivi che giustifichino un parziale accoglimento dell’opposizione.

Continua »
Sospensione dell'efficacia esecutiva di una sentenza

L’ordinanza ribadisce il principio per cui è inammissibile la sospensione dell’efficacia esecutiva di una sentenza che si limita a rigettare l’opposizione a decreto ingiuntivo, in quanto quest’ultima ha mera natura dichiarativa e non costituisce titolo esecutivo.

Continua »
Bigenitorialità, ordinanza su affidamento minori

L’ordinanza ribadisce il principio della bigenitorialità nell’interesse del minore, privilegiando un calendario di frequentazione con i genitori il più possibile paritario, salvo specifiche esigenze.

Continua »
Inammissibilità reclamo tardivo

Il caso analizza i termini di impugnazione di un provvedimento giurisdizionale in materia familiare, con particolare riferimento alla disciplina transitoria applicabile in seguito all’entrata in vigore della Riforma Cartabia. La Corte, in particolare, chiarisce che ai procedimenti pendenti in primo grado alla data del 28 febbraio 2023, si applica la disciplina previgente, con la conseguenza che il termine di impugnazione del decreto del Tribunale è di 10 giorni dalla notifica.

Continua »
Nullità parziale fideiussione a valle di intese ABI

La pronuncia in esame affronta il tema della validità dei contratti di fideiussione stipulati a valle di intese dichiarate parzialmente nulle dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. In particolare, la Corte ha ribadito che la nullità parziale, riguardante le sole clausole che riproducono quelle dello schema unilaterale costituente l’intesa vietata, non si estende all’intero contratto, salvo che sia desumibile una diversa volontà delle parti. Spetta pertanto a chi ha interesse alla totale caducazione del contratto l’onere di provare l’interdipendenza del resto del contratto dalla clausola o dalla parte nulla.

Continua »