L’ipotesi della mediazione atipica, o del c. d. procacciatore di affari, rientra nell’ambito di applicabilità della disposizione prevista dall’art. 2 della legge n. 39 del 1989, ragion per cui il suo svolgimento in difetto di tale condizione esclude, ai sensi dell’art.
L’ipotesi della mediazione atipica, o del c.d. procacciatore di affari, rientra nell’ambito di applicabilità della disposizione prevista dall’art. 2, comma 4, della legge n. 39 del 1989, che disciplina anche ipotesi atipiche di mediazione, stante la rilevanza, nell’atipicità che assume il connotato della mediazione, alla quale si accompagna l’attività ulteriore in vista della conclusione dell’affare.
Pertanto, anche per l’esercizio di questa attività è richiesta l’iscrizione nell’albo degli agenti di affari in mediazione di cui al menzionato art. 2 della legge n. 39 del 1989, ragion per cui il suo svolgimento in difetto di tale condizione esclude, ai sensi dell’art. 6 della stessa legge, il diritto alla provvigione.
Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 16147 dell’8 luglio 2010
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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