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Codice Civile
Codice Penale

Procedura Civile

Sospensione dell'efficacia esecutiva di una sentenza

L’ordinanza ribadisce il principio per cui è inammissibile la sospensione dell’efficacia esecutiva di una sentenza che si limita a rigettare l’opposizione a decreto ingiuntivo, in quanto quest’ultima ha mera natura dichiarativa e non costituisce titolo esecutivo.

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Estinzione del giudizio di appello per rinuncia agli atti

Il presente provvedimento verte sull’estinzione del giudizio di appello a seguito della rinuncia agli atti da parte dell’appellante e sulla declaratoria di compensazione delle spese processuali. Si evidenzia inoltre l’impossibilità di ottenere la cancellazione della domanda giudiziale di primo grado con un ordine giudiziale, essendo tale richiesta di competenza del Conservatore ai sensi dell’art. 2668 c.c.. Infine si ribadisce la natura formale di sentenza per i provvedimenti di inammissibilità, improcedibilità ed estinzione dell’appello, emessi ora dal Collegio a seguito dell’abrogazione dell’art. 357 c.p.c..

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Mediazione obbligatoria in opposizione a decreto ingiuntivo

In caso di opposizione a decreto ingiuntivo per crediti soggetti a mediazione obbligatoria, l’onere di attivare la procedura spetta al creditore opposto. L’inerzia del creditore comporta l’improcedibilità del giudizio di opposizione e la revoca del decreto ingiuntivo. Tale principio, affermato dalla Cassazione a Sezioni Unite, si basa su argomenti testuali, logico-sistematici e costituzionali, privilegiando la garanzia del diritto di difesa rispetto all’efficienza del processo.

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Rigetto appello per mancanza di legittimazione ad agire

Il Tribunale, applicando il criterio della ragione più liquida, ha rigettato l’appello confermando la sentenza di primo grado. In particolare, è stata rilevata la mancanza di legittimazione ad agire dell’appellante in assenza di prove circa il valido conferimento del potere di agire in nome e per conto di un ente pubblico.

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Opposizione agli atti esecutivi su mutuo fondiario

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione agli atti esecutivi, ritenendo che il mutuo fondiario costituisse titolo esecutivo valido e che il credito fosse certo, liquido ed esigibile. La sentenza chiarisce che l’art. 41 TUB esonera il creditore dalla notifica del titolo in deroga all’art. 479 c.p.c. e che il precetto deve essere interpretato alla luce del principio di conservazione degli atti.

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Rigetto opposizione esecuzione immobiliare per crediti fondiari

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione avvalendosi del principio di conservazione degli atti e della sanatoria degli atti nulli per raggiungimento dello scopo, confermando la validità del precetto e del titolo esecutivo, in quanto quest’ultimo conteneva gli elementi essenziali dell’obbligazione. Inoltre, il Tribunale ha evidenziato che la normativa speciale per il recupero dei crediti fondiari non prevede l’obbligo di notificazione del titolo contrattuale.

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Rigetto opposizione a precetto e condanna alle spese

La sentenza affronta i temi della validità del precetto in relazione all’attestazione di conformità e alla notifica del titolo esecutivo, applicando il principio di raggiungimento dello scopo. Viene inoltre analizzata la legittimità del precetto in rinnovazione e l’efficacia della procura alle liti nel processo esecutivo. Infine, si ribadisce il principio di non ammissibilità della mutatio libelli nella memoria ex art. 183 VI comma c.p.c.

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Inammissibilità nuove prove in appello

Il Tribunale ha rigettato l’appello perché la produzione in appello di un documento nuovo, seppur a supporto della domanda già proposta, è ammessa solo se la parte dimostra di non averlo potuto produrre in primo grado per causa a sé non imputabile.

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Manleva per furto veicolo in leasing

Il caso analizza la responsabilità del locatario in caso di furto del veicolo oggetto di leasing, sottolineando l’obbligo di pagamento del debito residuo anche in presenza di assicurazione. Inoltre, la sentenza chiarisce le condizioni per attivare la polizza assicurativa integrativa e il ruolo della società di leasing nella gestione del sinistro.

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Tribunale di Torino - Apertura di Liquidazione Giudiziale

La sentenza affronta il tema dell’apertura della liquidazione giudiziale, analizzando i requisiti di legittimazione del creditore istante e lo stato di insolvenza del debitore. In particolare, approfondisce la questione della compensazione di crediti e la quantificazione dell’indennità per perdita di avviamento in caso di locazione commerciale. Infine, determina la competenza territoriale, esamina i bilanci e le attività della società, confermando la sussistenza dei presupposti per l’apertura della procedura.

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Decreto Ingiuntivo per Canoni di Locazione non Pagati

Il giudice ha confermato la validità di un contratto di service, rigettando l’eccezione di frazionamento del credito perché il locatore aveva un interesse oggettivamente valutabile alla tutela processuale frazionata. Inoltre, ha ritenuto valida la richiesta di pagamento di canoni successivi ad un accordo di mediazione, in quanto relativi ad un periodo diverso e non inclusi nell’accordo precedente.

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Mancata prova dell'atto vandalico nell'assicurazione contro i danni

Il giudice ha respinto la richiesta di risarcimento danni per atto vandalico su autoveicolo, in quanto l’attore non ha fornito prove sufficienti a dimostrare l’effettivo accadimento del fatto e la sua riconducibilità ad atto vandalico, come previsto dall’art. 2697 c.c..

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Revoca del decreto ingiuntivo, mancata mediazione

Il giudice ha stabilito che, nonostante la decadenza dall’impugnazione della delibera assembleare per decorrenza del termine, il mancato esperimento della mediazione obbligatoria da parte del condominio comporta l’improcedibilità della domanda di pagamento delle spese e la conseguente revoca del decreto ingiuntivo.

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Restituzione controvalore dei beni aziendali e ripetizione di indebito

In tema di ripetizione dell’indebito, il creditore istante è tenuto a dimostrare sia l’avvenuto pagamento che la mancanza di una causa che lo giustifichi. La domanda è fondata se l’attore prova il pagamento e l’assenza di un titolo giuridico a supporto dello stesso. La compensazione di crediti richiede la prova specifica degli stessi da parte della parte che la eccepisce.

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Apertura della liquidazione giudiziale di una società cooperativa

La sentenza affronta il tema dell’apertura della liquidazione giudiziale di una società cooperativa, analizzando i requisiti di legittimazione del creditore ricorrente, la competenza territoriale del Tribunale, la sussistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi previsti dalla legge fallimentare. In particolare, si sofferma sulla verifica incidentale del credito vantato dal ricorrente e sulla prova dello stato di insolvenza del debitore.

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Affidamento congiunto con residenza presso il padre

Il provvedimento in esame affronta la delicata questione dell’affidamento di un minore in un contesto familiare conflittuale. Il Tribunale, dopo attenta valutazione delle evidenze emerse nel corso del procedimento, compresa una consulenza tecnica d’ufficio, opta per l’affidamento congiunto con collocazione prevalente presso il padre, garantendo il diritto di visita della madre e sottolineando l’importanza di una comunicazione sana ed efficace tra i genitori nell’interesse del minore. Il provvedimento evidenzia la centralità del superiore interesse del minore, la rilevanza della sua volontà in relazione all’età e al grado di maturità, nonché la necessità di tutelarlo da dinamiche conflittuali dannose per il suo benessere psico-fisico. Viene inoltre ribadito il dovere dei genitori di collaborare per garantire la bigenitorialità, ricorrendo a strumenti come la mediazione familiare.

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Responsabilità professionale, stima errata di immobili in eredità

La sentenza affronta il tema della responsabilità professionale di un consulente tecnico chiamato a stimare il valore di immobili in un contesto ereditario. Il Tribunale ha rigettato la domanda risarcitoria ritenendo che l’attrice non abbia dimostrato il nesso causale tra la presunta errata valutazione dei beni da parte del consulente e i danni economici subiti. In particolare, il Tribunale ha evidenziato che la decisione dell’attrice di agire in giudizio e di concludere un accordo transattivo si basava su una complessa serie di fattori, non riconducibili unicamente alla stima del consulente. Inoltre, il Tribunale ha rilevato che l’attrice, pur essendo a conoscenza della differenza di valutazione tra la perizia del consulente e quella del CTU, non aveva assunto una posizione coerente, avendo inizialmente chiamato a rispondere entrambi i professionisti.

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Impignorabilità del credito e legittimazione passiva

La sentenza afferma che la notifica a mezzo PEC da un indirizzo istituzionale, seppur non presente nei pubblici elenchi, è valida se consente al destinatario di comprendere provenienza e oggetto dell’atto. Inoltre, nelle opposizioni esecutive relative alla riscossione dei crediti a mezzo ruolo, l’Agente della riscossione è l’unico legittimato passivo. Infine, l’impignorabilità dei crediti deve essere espressamente prevista dalla legge.

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Polizza fideiussoria e contratto autonomo di garanzia

La sentenza ha stabilito che la notifica del decreto ingiuntivo, sebbene affetta da vizi, ha raggiunto il suo scopo. Il disconoscimento di documenti contrattuali è risultato infondato in quanto gli stessi sono stati riconosciuti in un altro giudizio. La polizza fideiussoria è stata qualificata come contratto autonomo di garanzia, rendendo così inapplicabile l’eccezione di decadenza ex art. 1957 c.c., in quanto il garante non può opporre eccezioni riguardanti il rapporto principale, salvo l’exceptio doli. Infine, il pagamento del garante, essendo stato effettuato in adempimento di un’obbligazione valida, ha fatto sorgere il suo diritto al rimborso.

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Accertamento del credito in un contratto di appalto

In un caso di appalto, il committente ha contestato la presenza di vizi e ritardi nell’esecuzione dell’opera. Il giudice, dopo aver verificato le prove fornite, ha riconosciuto la sussistenza di alcuni vizi imputabili all’appaltatore, riducendo il credito dello stesso. La sentenza affronta il tema dell’accettazione dell’opera, della denuncia dei vizi e del rispetto dei termini contrattuali.

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