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Procedura Civile

Inammissibilità dell'opposizione agli atti esecutivi per tardività

Il giudice ha rigettato l’opposizione agli atti esecutivi dichiarandola inammissibile per tardività. La decisione si basa sul principio di diritto secondo cui il termine per proporre opposizione decorre dalla conoscenza effettiva dell’atto viziato. Nel caso specifico, la parte opponente era a conoscenza dell’atto di pignoramento già da una data precedente rispetto a quella di proposizione dell’opposizione, rendendola quindi tardiva.

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Querela di falso, sottoscrizione avvisi di ricevimento raccomandate

La sentenza conferma l’orientamento giurisprudenziale secondo cui la querela di falso è inammissibile per contestare la sottoscrizione su un avviso di ricevimento di una raccomandata, se non vi è attestazione da parte dell’agente postale sull’identità del firmatario. La fede pubblica riguarda solo le attività dell’ufficiale giudiziario, non le informazioni ottenute da terzi. La querela di falso sarebbe ammissibile solo se la notifica fosse avvenuta tramite ufficiale giudiziario, come previsto dalla legge n. 890 del 1982.

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Decreto ingiuntivo per compensi professionali stragiudiziali

In caso di opposizione a decreto ingiuntivo per il pagamento di compensi professionali relativi ad attività stragiudiziale, la competenza territoriale va radicata in capo al giudice del luogo in cui il debitore ha il proprio domicilio al tempo della scadenza dell’obbligazione.

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Inammissibilità dell'opposizione all'esecuzione

Il Giudice dell’opposizione all’esecuzione non può effettuare alcun controllo intrinseco sul titolo esecutivo, ma può solo verificarne la persistenza della validità e attribuire rilevanza a fatti posteriori alla sua formazione o al suo passaggio in giudicato. L’opposizione è stata dichiarata inammissibile in quanto il debitore non aveva proposto censure relative all’esistenza o alla validità del decreto ingiuntivo.

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Mancata restituzione escavatore e vendita con riserva di proprietà

La sentenza conferma il principio secondo cui in caso di vendita con riserva di proprietà, l’acquirente non diventa proprietario del bene fino al pagamento dell’ultima rata. Pertanto, qualsiasi atto di disposizione del bene da parte dell’acquirente prima del pagamento integrale del prezzo è inopponibile al venditore. La Corte ha inoltre stabilito che la documentazione prodotta dall’appellante, tra cui fatture e mastrini di sottoconto, non era sufficiente a dimostrare il trasferimento della proprietà dell’escavatore.

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Querela di falso su procure alle liti

La sentenza affronta il tema della querela di falso in relazione alle procure alle liti e al valore probatorio della consulenza tecnica grafologica. La Corte ha ribadito che la legittimazione passiva sussiste solo nei confronti del soggetto che intende avvalersi del documento in giudizio. Inoltre, ha evidenziato come la CTU, pur essendo uno strumento utile, non fornisca conclusioni assolutamente certe, soprattutto in presenza di un quadro contraddittorio. La Corte ha quindi concluso che, in mancanza di elementi probatori univoci, non è possibile accogliere la domanda di accertamento di falsità.

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Mancata integrazione del contraddittorio nel giudizio di primo grado

In tema di opposizione a cartella esattoriale, la mancata integrazione del contraddittorio nei confronti di un litisconsorte necessario, seppur causa di nullità della sentenza, non può essere eccepita dalla parte che, essendo destinataria dell’ordine di integrazione del contraddittorio da parte del giudice e non avendovi ottemperato, non può trarne vantaggio. Nel caso di specie, la società di cartolarizzazione dei crediti non deve essere necessariamente chiamata in giudizio, non avendo la cessione dei crediti contributivi riguardato le annualità oggetto di contestazione.

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Inefficacia di Contratto di Affitto, Azione Revocatoria Ordinaria

La Corte ha stabilito che la costituzione di un affitto ultranovennale su un bene di proprietà di un debitore, seppur a canone congruo, integra un eventus damni qualora comporti una variazione qualitativa del patrimonio tale da pregiudicare le ragioni del creditore. Inoltre, la Corte ha ritenuto sussistente la scientia decoctionis e il consilium fraudis in capo all’amministratore della società affittuaria, figlia di uno dei debitori, in virtù della sussistenza di un vincolo parentale che rendeva altamente probabile la conoscenza della situazione debitoria.

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Estinzione del giudizio per rinuncia agli atti

Il principio cardine espresso in questa sentenza riguarda l’effetto estintivo del giudizio a seguito della rinuncia agli atti da parte dell’attore. Tale rinuncia, determinando la cessazione della materia del contendere, rende impossibile per il giudice qualsiasi ulteriore pronuncia sul merito della controversia.

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Estinzione del giudizio di appello per rinuncia dell'appellante

Il presente caso analizza gli effetti della rinuncia agli atti nel giudizio di appello e la conseguente declaratoria di estinzione del giudizio. Viene inoltre chiarito che l’estinzione del processo in appello non necessita di accettazione della controparte e che la pronuncia, in questo caso, assume la forma della sentenza. Infine si specifica che in assenza di una delle parti non si può statuire sulle spese.

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Regolazione spese processuali, parziale soccombenza reciproca

La sentenza affronta il tema del rimborso spese per gli amministratori di società, in particolare per quanto riguarda i viaggi dall’estero, e chiarisce che tale diritto deve essere espressamente previsto dalla disciplina interna della società. Inoltre, la Corte definisce i criteri di ripartizione delle spese legali in caso di parziale soccombenza reciproca, stabilendo che il giudice deve valutare l’esito complessivo della lite e adottare un criterio di ripartizione equo e conforme a giustizia.

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Restituzione somme e arricchimento senza causa tra ex conviventi

In tema di convivenza more uxorio, il convivente che abbia sostenuto spese per l’acquisto e la ristrutturazione di un immobile di proprietà esclusiva dell’altro convivente può agire per ottenere la restituzione delle somme erogate. In assenza di un contratto di mutuo, trova applicazione l’azione di arricchimento senza causa ex art. 2041 c.c.. Il divieto di nova in appello, ex art. 345 c.p.c., si applica anche alle mere contestazioni di fatto non sollevate in primo grado. La mancata indicazione della causale nei bonifici bancari non consente di imputare il pagamento ad un debito specifico, in presenza di altri rapporti debitori tra le parti (art. 1193 c.c.).

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Mancato pagamento canoni d'affitto di fondi rustici

In tema di opposizione a decreto ingiuntivo per il pagamento di canoni di locazione, il creditore è tenuto a provare il titolo del credito, mentre il debitore deve provare l’avvenuto pagamento o altri fatti estintivi o impeditivi. L’omessa indicazione specifica del tasso di interessi moratori nel ricorso e nel decreto ingiuntivo non inficia la validità del provvedimento, applicandosi in tal caso il tasso legale.

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Riassunzione del giudizio, continuazione di quello precedente

La riassunzione del giudizio non va equiparata all’instaurazione di un giudizio nuovo, implicando la continuazione di quello precedentemente.

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Mancanza di motivazione, causa di nullità della sentenza

Mancanza di motivazione, causa di nullità della sentenza, radicale carenza, forme del tutto inidonee a rivelare la ratio decidendi posta a fondamento dell’atto.

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Opposizione a precetto, il termine rimane sospeso

Se contro il precetto è proposta opposizione il termine rimane sospeso e riprende a decorrere a norma dell’art. 627 c.p.c.

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Provvedimento dichiarativo di estinzione del giudizio

Provvedimento dichiarativo di estinzione pronunciato sotto forma di ordinanza, impugnabile con i mezzi di gravame ordinari.

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Modificazione della domanda a norma dell’art. 183 c.p.c.

Modificazione della domanda ammessa ex art. 183 c.p.c., può riguardare uno o entrambi gli elementi identificativi.

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Morte della parte dopo la notificazione dell’atto

Morte della parte dopo la notificazione dell’atto introduttivo, ma prima della scadenza del termine per la costituzione.

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Mancata notifica del ricorso e del decreto

Mancata notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell’udienza di discussione, può essere sanata.

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