Cassazione Civile, Prima Sezione, Sentenza n. 26149 del 6 dicembre 2006
In base agli artt. 222 e 355 c.p.c., la proponibilità della querela di falso in via incidentale, quale mezzo per rimuovere la forza probatoria di un documento posto dall’avversario a base della domanda o della eccezione, esige la rilevanza del documento stesso, ossia la sua potenziale attitudine a incidere sulla statuizione nel merito, mentre, ai fini della querela di falso un documento è da ritenersi irrilevante quando, indipendentemente dalla sua contestata autenticità o veridicità, esso si presenti ininfluente o inutile ai fini della decisione della controversia.
La considerazione che precede comporta che, quando il processo di falso si conclude con l’accertamento della falsità del documento, il giudizio di rilevanza del documento dichiarato falso, implicitamente confermato dalla sentenza che accerta la falsità, non impedisce che la causa di merito principale, nel corso della quale è stato promosso il giudizio incidentale di falso, possa essere definita con sentenza che accolga la domanda proposta dalla parte che si è avvalsa del documento poi dichiarato falso, qualora il giudice, nell’esercizio del suo discrezionale potere di decisione sulla base delle risultanze processuali e preso atto della falsità, irrevocabilmente dichiarata, del documento prodotto e della sua inidoneità a costituire prova legale del fatto posto a base della domanda, accolga la domanda medesima in quanto ritenuta in altro modo dimostrata.
Cassazione Civile, Prima Sezione, Sentenza n. 26149 del 6 dicembre 2006
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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