La tariffa di igiene ambientale (t.i.a.) disciplinata dall’art. 49 d.lgs. 22 del 1997, costituisce non già una entrata patrimoniale di diritto privato, ma una mera variante della t.a.r.s.u. (disciplinata dal d.P.R. n. 507 del 1993) e conserva la qualifica di tributo, proprio di quest’ultima, con la conseguenza che le controversie aventi a oggetto la debenza […]
La tariffa di igiene ambientale (t.i.a.) disciplinata dall’art. 49 d.lgs. 22 del 1997, costituisce non già una entrata patrimoniale di diritto privato, ma una mera variante della t.a.r.s.u. (disciplinata dal d.P.R. n. 507 del 1993) e conserva la qualifica di tributo, proprio di quest’ultima, con la conseguenza che le controversie aventi a oggetto la debenza della t.i.a. hanno natura tributaria e sono da attribuire alla cognizione delle commissioni tributarie (senza che ciò si ponga in contrasto con l’art. 102, comma 2, cost.).
Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 3756 del 9 marzo 2012
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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