n. 196/2003 (per tutte le controversie di cui al comma 1 l’azione si propone con ricorso depositato nella cancelleria del tribunale del luogo ove risiede il titolare del trattamento) ha carattere esclusivo.
Il foro stabilito dall’art. 152 c.2 D.lgs. n. 196/2003 (per tutte le controversie di cui al comma 1 l’azione si propone con ricorso depositato nella cancelleria del tribunale del luogo ove risiede il titolare del trattamento) ha carattere esclusivo.
Di conseguenza, anche in caso di proposizione della domanda di risarcimento del danno subito a causa del presunto uso illegittimo dei dati personali, deve ritenersi che essa sia attratta nella competenza territoriale esclusiva del giudice individuato dal citato art. 152 comma 2, atteso che il comma 12 di questa stessa disposizione di legge stabilisce espressamente che ‘con la sentenza il giudice accoglie o rigetta la domanda, in tutto o in parte, prescrive le misure necessarie, dispone sul risarcimento del danno, ove richiesto, e pone a carico della parte soccombente le spese del procedimento’.
La Corte evidenzia il carattere di specialità della disciplina della privacy stabilita dal citato D.Lgs. n. 196/2003, con la conseguente necessaria applicazione, ai fini della competenza territoriale, del relativo art. 152 comma 2.
Non può farsi riferimento, ai fini della determinazione della competenza per territorio, alle sedi secondarie del soggetto che effettua il trattamento dei dati ovvero al luogo della conclusione del rapporto sottostante, in quanto nessuna norma di legge consente il ricorso a tali criteri.
Cassazione Civile, Sezione Terza, Ordinanza n. 12980 del 31 maggio 2006
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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