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Appello sentenza del GUP all’esito di giudizio abbreviato

525 c. p. p. , comma 2, con riferimento al dibattimento ed alla sentenza, è espressione di un principio generale estensibile anche ai provvedimenti adottati all’esito della procedura di camera di consiglio ai sensi dell’art.

Pubblicato il 30 November 2014 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

La regola dell’immutabilità del giudice, statuita dall’art. 525 c.p.p., comma 2, con riferimento al dibattimento ed alla sentenza, è espressione di un principio generale estensibile anche ai provvedimenti adottati all’esito della procedura di camera di consiglio ai sensi dell’art. 127 c.p.p..

Di conseguenza, è affetto da nullità di ordine generale, assoluta ed insanabile, il provvedimento pronunziato da un collegio non composto dalle medesime persone fisiche che hanno partecipato alla trattazione in udienza camerale, a meno che, variata la composizione, la procedura non sia stata riprodotta ex novo dinanzi al collegio decidente. Il principio della immutabilità del giudice previsto dall’art. 525 c.p.p. per il dibattimento, ha portata generale e trova applicazione anche per il giudizio abbreviato.

Cassazione Penale, Sezione Quinta, Sentenza n. 48510 udienza del 21 novembre 2013 – depositata il 4 dicembre 2013

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