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Arresti domiciliari, autorizzazione ad assentarsi

L’autorizzazione ad assentarsi per l’imputato sottoposto agli arresti domiciliari può giustificarsi se costui non può altrimenti provvedere alle sue indispensabili esigenze di vita ovvero versa in situazione di assoluta indigenza, situazione quest’ultima che va riferita alle necessità primarie dell’individuo e dei familiari a suo carico, ai quali non può darsi riscontro se non attraverso un’attività lavorativa. E’ principio di civiltà che a colui che subisce una restrizione carceraria – preventiva o definitiva – sia comunque riconosciuta la titolarità di situazioni soggettive attive e sia garantita quella parte di diritti della personalità che neppure la pena detentiva può intaccare.

Pubblicato il 04 May 2016 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale

L’autorizzazione ad assentarsi per l’imputato sottoposto agli arresti domiciliari può giustificarsi se costui non può altrimenti provvedere alle sue indispensabili esigenze di vita ovvero versa in situazione di assoluta indigenza, situazione quest’ultima che va riferita alle necessità primarie dell’individuo e dei familiari a suo carico, ai quali non può darsi riscontro se non attraverso un’attività lavorativa. Il riferimento, invece, alle indispensabili esigenze di vita ha una connotazione più sfumata e si carica di significati concreti con riferimento alle condizioni sociali dell’individuo ed alla tutela dei suoi diritti fondamentali.

E’ principio di civiltà che a colui che subisce una restrizione carceraria – preventiva o definitiva – sia comunque riconosciuta la titolarità di situazioni soggettive attive e sia garantita quella parte di diritti della personalità che neppure la pena detentiva può intaccare. Tra questi è certamente annoverabile il diritto al mantenimento di relazioni familiari e sociali, comprimibili solo ove ricorrano specifiche e motivate esigenze di sicurezza pubblica o intramuraria o, per i detenuti in attesa di giudizio, d’ordine processuale.

Cassazione Penale, Sezione Seconda, Sentenza n. 16964 ud. 30/03/2016 – deposito del 22/04/2016

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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