In sede tributaria l’avviso di accertamento è l’atto con cui l’Erario promuove la pretesa dell’esatto adempimento dell’obbligazione tributaria, è atto di impulso che per la sua validità deve possedere specifici requisiti il cui rispetto è presidiato dalla sanzione di nullità che paralizza la pretesa stessa. Le patologie dell’avviso di accertamento si esauriscono nell’ambito del rapporto giuridico processual-tributario e attengono esclusivamente la pretesa che con esso viene esercitata dall’Erario.
In sede tributaria l’avviso di accertamento è l’atto con cui l’Erario promuove la pretesa dell’esatto adempimento dell’obbligazione tributaria, è atto di impulso che per la sua validità deve possedere specifici requisiti il cui rispetto è presidiato dalla sanzione di nullità che paralizza la pretesa stessa.
In sede penale l’avviso di accertamento subisce una trasformazione genetica: non è più atto di impulso, ma documento che veicola informazioni.
In sede penale, il promotore dell’azione è il pubblico ministero che la esercita nei modi e nelle forme previsti dal codice di rito; l’avviso di accertamento è strumentale all’esercizio dell’azione, non ne è l’atto che l’incorpora. Il suo statuto non è l’art. 42, d.P.R. n. 600 del 1973, ma l’art. 191 c.p.p. .
Le patologie dell’avviso di accertamento si esauriscono nell’ambito del rapporto giuridico processual-tributario e attengono esclusivamente la pretesa che con esso viene esercitata dall’Erario. Tali patologie non incidono sulla attitudine dell’atto a veicolare nel processo penale le informazioni che se ne possono trarre.
Cassazione Penale, Sezione Terza, Sentenza n. 35294 ud. 12/04/2016 – deposito del 23/08/2016
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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