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Custodia cautelare, prole di età inferiore ai tre anni

275, 4° comma, c. p. p. , in coerenza con il dato testuale, oltre che con la ratio della norma, va interpretato nel senso che il divieto di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di genitore di prole di età inferiore ai tre anni, costituisce norma eccezionale, non applicabile estensivamente ad ipotesi non espressamente contemplate. Cassazione Penale, Sezione Prima, Sentenza n. 4748 del 12 dicembre 2013 – depositata il 31 gennaio 2014

Pubblicato il 27 August 2014 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

L’art. 275, 4° comma, c.p.p., in coerenza con il dato testuale, oltre che con la ratio della norma, va interpretato nel senso che il divieto di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di genitore di prole di età inferiore ai tre anni, costituisce norma eccezionale, non applicabile estensivamente ad ipotesi non espressamente contemplate.

In tema di misure cautelari personali, il mantenimento della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato padre di prole infratreenne, sussistendo l’impossibilità della madre di prestare assistenza al minore per impedimento dovuto alle proprie condizioni di salute, non può essere giustificato avendo riguardo alla presenza di altri familiari o di strutture assistenziali, in quanto ad essi il legislatore non riconosce alcuna funzione sostitutiva, considerato che la formazione del bambino può essere gravemente pregiudicata dall’assenza di una figura genitoriale, la cui infungibilità deve, pertanto, fin dove è possibile, essere assicurata, trovando fondamento nella garanzia che l’art. 31 Cost. accorda all’infanzia.

Cassazione Penale, Sezione Prima, Sentenza n. 4748 del 12 dicembre 2013 – depositata il 31 gennaio 2014

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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