fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Diritto Penale

Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni

La materia trova disciplina nel decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 le cui disposizioni si applicano oltre che agli enti privi di responsabilità giuridica anche, agli enti forniti, ad esclusione dello Stato, enti pubblici territoriali, ed altri enti pubblici non economici nonchè agli enti che svolgono funzioni di rilievo costituzionale. L’ente non può essere […]

Continua »
Il "delitto tentato"

In diritto penale il “delitto tentato”, in contrapposizione a quello consumato, si delinea per il fatto della mancata consumazione della condotta delittuosa del reo, in quanto, per ragioni del tutto indipendenti dalla sua volontà non si è verificato l’evento dannoso e la sua condotta non è pertanto giunta a compimento. Il codice penale lo prevede […]

Continua »
L' irretroattività della legge penale: "tempus regit actus"

Il principio di irretroattività della legge penale è consacrato in una serie di norme, prime fra tutte, si annovera l’11 delle pre-leggi il quale sancisce che “la legge non dispone che per l’avvenire: essa non ha effetto retroattivo”;tale riconoscimento è elevato anche a principio di rango costituzionale, infatti ; l’art. 25 Cost.comma 2 :recita “nessuno […]

Continua »
Violazione degli obblighi di assistenza familiare

Nel caso ci si trova di fronte ad una fattispecie delittuosa consacrata nell’art 570 del Codice Penale, ed inserita Titolo XI: dei delitti contro la famiglia, Capo IV: dei delitti contro l’assistenza familiare. Pertanto ai sensi e per gli effetti dell’art. 750 c.p.: “chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque serbando una condotta contraria all’ordine […]

Continua »
Legittimazione processuale degli enti e delle associazioni

Le associazioni ecologiste, ancorché non riconosciute ex art. 13 L. 349/1986, sono legittimate in via autonoma e principale all’azione di risarcimento per il danno ambientale e, quindi, a costituirsi parte civile nel processo penale, quando siano, in base al loro statuto, portatrici di interessi ambientali, territorialmente delimitati, in modo concreto lesi dalla attività illecita.

Continua »
Il reato di truffa, reato a forma libera

Il reato di truffa è strutturato quale reato a forma libera e, in ipotesi plurioffensivo, nel senso che la condotta del colpevole può cagionare danno a più soggetti, dovendosi intendere per danneggiato chiunque abbia riportato un danno eziologicamente riferibile all’azione o omissione del soggetto attivo del reato.

Continua »
Determinazione della misura della pena del giudice di merito

In tema di determinazione della misura della pena, il giudice di merito, con la enunciazione, anche sintetica, delle eseguita valutazione di uno (o più) dei criteri indicati nell’articolo 133 c. p. , assolve adeguatamente all’obbligo della motivazione; infatti, tale valutazione rientra nella sua discrezionalità e non postula un’analitica esposizione dei criteri adottati per addivenirvi in concreto.

Continua »
Il perdono giudiziale

Il perdono giudiziale è un istituto di natura penale, introdotto dal Codice Rocco” e successivamente contemplato nelle disposizioni istitutive del Tribunale per i Minorenni. La sua previsione codicistica, si ravvisa con esplicito riferimento all’art. 169 del Codice Penale, in base al quale il minore di anni 18, responsabile di un reato per il quale non […]

Continua »
La concussione

Nella legislazione italiana, la concussione è un reato disciplinato dall’articolo 317 del codice penale il quale recita: “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità e dei suoi poteri costringe o induce taluno a dare o promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità, è […]

Continua »
Respingimento dello straniero con accompagnamento alla frontiera

Il respingimento dello straniero con accompagnamento alla frontiera, disposto dal questore nei casi indicati dall’art.

Continua »
Nuova disciplina della prescrizione in tutti i giudizi d'impugnazione

La decisione della Corte Costituzionale del 23 novembre 2006, n. 393, nel dichiarare illegittimo l’art.

Continua »
Infedeltà patrimoniale, punibile a titolo di bancarotta

La condotta di bancarotta patrimoniale per distrazione, prevista dall’art. 223 legge fallimentare, d’altro canto, prevede innanzi tutto, al primo comma, che gli amministratori di società dichiarate fallite rispondano dei fatti di bancarotta previsti dall’art.

Continua »
Responsabilità dell'amministratore di diritto

In giurisprudenza è indiscussa la responsabilità per omissione dell’amministratore di diritto che non abbia compiutamente adempiuto i doveri di salvaguardare l’integrità del patrimonio sociale (art. Secondo la giurisprudenza, pertanto, il profilo oggettivo della responsabilità dell’amministratore di diritto può essere certamente ancorato all’art.

Continua »
Ordine di allontanamento del cittadino extracomunitario

Ed è certamente alla stregua degli stessi criteri che appare configurabile la esimente del giustificato motivo nella sussistenza di una condizione di oggettiva ed indiscutibile indisponibilità dei mezzi necessari e sufficienti per l’acquisto del titolo di viaggio per l’allontanamento dell’obbligato.

Continua »
Fattispecie di concorso in estorsione aggravata

La condotta di chi si adoperi nel proseguire una attività estorsiva, iniziata dal proprio padre, attualmente detenuto, configura la fattispecie di concorso in estorsione aggravata.

Continua »
Cittadino extracomunitario, domanda di regolarizzazione

Qualora il cittadino extracomunitario abbia presentato, tramite il suo datore di lavoro, istanza di regolarizzazione entro la data prescritta dalla legge (11. 2 del citato d. l. 195/2002 prevede il divieto di adozione di provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale, fino alla data di conclusione della relativa procedura, nei confronti di lavoratori che abbiano presentato, nel termine di legge, la domanda di regolarizzazione.

Continua »
Errore del medico e decesso della vittima

In relazione alla sussistenza del nesso di causa tra la condotta contestata ed il verificarsi dell’evento morte, si osserva che riconosciuta l’inosservanza delle disposizioni antinfortunistiche coma causa delle lesioni per il principio dell’equivalenza delle condizioni e quindi dell’efficienza causale di ogni antecedente che abbia contribuito alla produzione dell’evento, il nesso eziologico viene meno solo se è interrotto da un fattore sufficiente a produrre solo l’evento. Inoltre, mentre è possibile escludere il nesso di causa in situazioni di colpa omissiva, nel caso di omissioni di terapie che dovevano essere applicate per impedire le complicanze, l’errore del medico non può prescindere dall’evento che ha fatto sorgere la necessità della prestazione sanitaria, per cui la catena causale resta integra.

Continua »
Ordine di demolizione, sentenza applicativa di pena concordata

31, comma 9, del D. P. R. n. 380/2001 è sanzione caratterizzata dalla natura giurisdizionale dell’organo istituzionale al quale il relativo esercizio è attribuito, ma sostanzialmente amministrativa di tipo ablatorio, che il giudice deve disporre anche nella sentenza applicativa di pena concordata tra le parti.

Continua »
Lesioni colpose gravi e gravissime derivanti da incidente stradale

La legge 21/2/2006 n. 02, annunziante in rubrica l’adozione di (sole) disposizioni in materia di conseguenze derivanti da incidenti stradali (ma in realtà contenente anche disposizioni di diversa qualificabilità), contiene, tra l’altro, e sulla materia richiamata, nuova disciplina sanzionatoria, nel segno dell’aggravamento delle sanzioni (artt. 590 c. p. a quella testé richiamata, si desume da un canto che l’intervento del 2006 riguarda anche il Giudice di Pace (inasprendo la pena edittale per le ipotesi, di lesioni personali commesse in violazione delle norme del CdS, rientranti nella sua competenza ai sensi dell’art.

Continua »
Reato di riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù

Il tratto unificante di tali alternative condotte è evidentemente lo stato di sfruttamento del soggetto passivo, cui tende l’agente, e nell’ambito della quale la violenza, la minaccia, l’inganno, l’abuso di autorità o l’approfittamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica costituiscono accidenti, legalmente prestabiliti, dell’azione criminosa. 572 c. p. , essendo irrilevante, stante il principio di consunzione, la diversità dei beni giuridici tutelati dalle due norme.

Continua »