625, primo comma, n. 4, c. p. , richiede un comportamento dell’agente, posto in essere prima o durante l’impossessamento del bene mobile altrui, caratterizzato da particolare abilità, astuzia o avvedutezza, idoneo a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza sul bene stesso.
La circostanza aggravante della destrezza di cui all’art. 625, primo comma, n.4, c.p., richiede un comportamento dell’agente, posto in essere prima o durante l’impossessamento del bene mobile altrui, caratterizzato da particolare abilità, astuzia o avvedutezza, idoneo a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza sul bene stesso. Sicché non sussiste detta aggravante nell’ipotesi di furto commesso da chi si limi ad approfittare di situazioni, dallo stesso non provocate, di disattenzione o di momentaneo allontanamento del detentore della cosa.
Cassazione Penale, Sezioni Unite, Sentenza n. 34090 ud. 27/04/2017 – deposito del 12/07/2017
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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