Le associazioni ecologiste, ancorché non riconosciute ex art. 13 L. 349/1986, sono legittimate in via autonoma e principale all’azione di risarcimento per il danno ambientale e, quindi, a costituirsi parte civile nel processo penale, quando siano, in base al loro statuto, portatrici di interessi ambientali, territorialmente delimitati, in modo concreto lesi dalla attività illecita.
Le associazioni ecologiste, ancorché non riconosciute ex art. 13 L.349/1986, sono legittimate in via autonoma e principale all’azione di risarcimento per il danno ambientale e, quindi, a costituirsi parte civile nel processo penale, quando siano, in base al loro statuto, portatrici di interessi ambientali, territorialmente delimitati, in modo concreto lesi dalla attività illecita.
Le associazioni individuate in base all’art. 13 della presente legge, possono intervenire nei giudizi di danno ambientale e ricorrere in sede di giurisdizione amministrativa.
Il costante consenso della persona offesa è, comunque, un requisito per la legittimazione processuale degli enti e delle associazioni.
L’art. 212 delle norme di coordinamento ha espressamente enunciato che tutte le forme atipiche di intervento nel processo siano ricondotte nei limiti ed alle condizioni di cui agli artt. 91 ss. c.p.p. .
Cassazione Penale, Sezione Terza, Sentenza n. 554 del 14 novembre 2006 – depositata il 15 gennaio 2007
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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