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Codice Civile
Codice Penale

Giurisprudenza Penale

Diffamazione a mezzo stampa

12 della legge sulla stampa non costituisce una forma di risarcimento del danno, né comporta una duplicazione delle voci di danno risarcibili, ma integra una ipotesi eccezionale di pena pecuniaria privata, prevista per legge. La contraria soluzione richiederebbe un’espressa disposizione di legge, disposizione che nella specie non sussiste, in quanto la legge che regola i reati commessi con il mezzo televisivo, ex art.

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Diritto di cronaca, attendibilità delle informazioni

Quanto al diritto di cronaca, esso non esime l’emittente, e per essa il giornalista a cui sia affidata la trasmissione, dal valutare con la debita cautela l’attendibilità delle informazioni a cui dia spazio, o quanto meno dall’istituire un minimo di contraddittorio, soprattutto a fronte di accuse di particolare gravità, interpellando anche l’accusato o chi per lui, si da metterlo in condizione di difendersi nell’immediatezza degli addebiti e tramite lo stesso mezzo di diffusione. L’esercizio del diritto di cronaca deve essere cioè attentamente calibrato, in considerazione da un lato dell’interesse del pubblico alla conoscenza dei fatti, se veri; dall’altro lato dell’entità dei danni che ne potrebbero ingiustamente derivare agli accusati, se i fatti non fossero veri.

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Qualificazione del fatto come reato dal giudice civile

Il giudice civile può qualificare il fatto come reato, anche se sia intervenuto decreto di archiviazione in sede penale.

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Determinazione del tasso di interesse usurario

644 c. p. , secondo il quale la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse collegate all’erogazione del credito, impone di considerare rilevanti, ai fini della determinazione della fattispecie di usura, tutti gli oneri che un utente sopporti in connessione con il suo uso del credito. Tra essi rientra indubbiamente la commissione di massimo scoperto, trattandosi di un costo indiscutibilmente collegato all’erogazione del credito, giacché ricorre tutte le volte in cui il cliente utilizza concretamente lo scoperto di conto corrente, e funge da corrispettivo per l’onere, a cui l’intermediario finanziario si sottopone, di procurarsi la necessaria provvista di liquidità e tenerla a disposizione del cliente.

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Usura, determinazione del tasso soglia

In tema di usura è manifestamente infondata l’eccezione di incostituzionalità del combinato disposto degli artt. sotto il profilo che le predette norme, nel rimettere la determinazione del tasso soglia, oltre il quale si configura uno degli elementi oggettivi del delitto di usura, ad organi amministrativi, determinerebbero una violazione del principio della riserva di legge in materia penale.

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Udienza preliminare, sentenza di non luogo a procedere

425, comma terzo, c. p. p. , per la quale il Giudice dell’udienza preliminare deve emettere sentenza di non luogo a procedere anche quando gli elementi acquisiti risultino insufficienti o contraddittori, è qualificata dall’ultima parte del suddetto comma terzo che impone tale decisione soltanto ove i predetti elementi siano comunque inidonei a sostenere l’accusa in giudizio.

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Messaggi di posta elettronica, molestia, insussistenza

Anche nel caso della posta elettronica, a differenza della telefonata, non vi è alcuna immediata interazione tra il mittente e il destinatario, né vi è intrusione diretta del primo nella sfera dell’attività del secondo. Pertanto, la avvertita esigenza di espandere la tutela del bene protetto, ossia la tranquillità della persona, incontra il limite coessenziale della legge penale costituito dal principio di stretta legalità e di tipizzazione delle condotte illecite, sanciti dall’art.

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Lettura delle dichiarazioni rese nella fase predibattimentale

La Corte Europea dei diritti dell’uomo ha costantemente interpretato il dettato dell’art.

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Guida in stato di ebbrezza, autoveicolo in leasing

Tenuto conto della natura e degli effetti di un contratto di leasing, non vi è dubbio che un bene detenuto in forza di tale contratto appartiene al soggetto al quale è stata attribuita la materiale disponibilità del bene stesso, ed invero, appartenenza non significa astrattamente proprietà di una res, ma sostanzialmente diritto di goderne e disporne sulla base di titolo che esclude i terzi (caratteristica propria del leasing). Muovendo da tale presupposto, appare evidente dunque la legittimità del sequestro di un veicolo il cui conducente, sorpreso alla guida di quel veicolo in stato di ebbrezza ai sensi dell’art. 186, comma secondo, lett. c), del codice della strada, ne abbia la disponibilità in forza di un contratto di leasing.

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Atti persecutori diretti a forzare l’attenzione

La norma sul reato di atti persecutori è stata inserita nel nostro ordinamento a tutela della libertà morale della persona e ha ad oggetto condotte reiterate di minaccia e molestia che determinano nella vittima, alternativamente un perdurante e grave stato di ansia o paura, un fondato timore per la propria incolumità o per quella di persona comunque affettivamente legata, la costrizione ad alterare le proprie abitudini di vita.

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Concorso di persone nel reato, configurabilità

Ai fini della configurabilità del concorso di persone nel reato, il contributo concorsuale assume rilevanza non solo quando abbia efficacia causale, ponendosi come condizione dell’evento lesivo, ma anche quando assuma la forma di un contributo agevolatore, essendo sufficiente, a tal fine, che la condotta di partecipazione si manifesti in un comportamento esteriore idoneo ad arrecare […]

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Aggiotaggio, alterazione della domanda e dell’offerta

Per qualificare come artificioso un mezzo, in sé non illecito, non è sufficiente che esso sia diretto al fine di turbare il mercato, occorrendo che sia anche obbiettivamente artificioso, cioè posto in essere artificiosamente con modalità dell’azione tali, per ragioni di modo, tempo e luogo, da alterare il giuoco normale tra domanda e offerta. 02) nel postulare che la fattispecie di aggiotaggio individua come punibili anche comportamenti che, pur di per sé leciti, risultano in concreto destinati a trarre in inganno gli operatori del mercato, è modulata con riferimento ad un caso nel quale la condotta di aggiotaggio era stata posta in essere artificiosamente, avuto riguardo, per l’appunto, alle sue modalità di attuazione, e, dunque, in un senso non dissimile da quello appena innanzi delineato.

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Obblighi del datore di lavoro non delegabili

Pur a fronte di una delega corretta ed efficace, non potrebbe andare esente da responsabilità il datore di lavoro allorché le carenze nella disciplina antinfortunistica e, più in generale, nella materia di sicurezza, attengano a scelte di carattere generale della politica aziendale ovvero a carenze strutturali, rispetto alle quali nessuna capacità di intervento possa realisticamente attribuirsi al delegato alla sicurezza. Tali principi hanno trovato conferma nel decreto legislativo n. 81 del 2008, che prevede, infatti, gli obblighi del datore di lavoro non delegabili, per l’importanza e, all’evidenza, per l’intima correlazione con le scelte aziendali di fondo che sono e rimangono attribuite al potere/dovere del datore di lavoro.

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Infortuni sul lavoro, imprese di grandi dimensioni

Nelle imprese di grandi dimensioni non è possibile attribuire tout court all’organo di vertice la responsabilità per l’inosservanza della normativa di sicurezza, occorrendo sempre apprezzare l’apparato organizzativo che si è costituito, sì da poter risalire, all’interno di questo, al responsabile del settore. E’ altrettanto vero che il problema interpretativo ricorrente è sempre stato quello della individuazione delle condizioni di legittimità della delega: questo, per evitare una facile elusione dell’obbligo di garanzia gravante sul datore di lavoro, ma, nel contempo, per scongiurare il rischio, sopra evidenziato, di trasformare tale obbligo in una sorta di responsabilità oggettiva, correlata tout court alla posizione soggettiva di datore di lavoro.

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Infortuni sul lavoro, Inail, costituzione di parte civile

Ulteriore conferma della correttezza di tale interpretazione può desumersi da una disposizione del d. lgs. Anche questa disposizione conferma la diversità di posizione che si è voluta riconoscere all’Inail rispetto agli altri soggetti menzionati al comma 2, e conferma che con il prescrivere l’obbligo di dare notizia all’Inail dell’inizio dell’azione penale ai fini della costituzione di parte civile e dell’azione di regresso si è voluto attribuire all’istituto quella legittimazione in tal senso.

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Frode informatica, confisca dei beni

Frode informatica, l’autore del reato risponde con i propri beni per un valore corrispondente a quello del profitto. 322 ter deve intendersi riferito all’ipotesi del capoverso, nella quale l’autore del reato risponde comunque con i propri beni per un valore corrispondente a quello del profitto, prescindendo dall’estraneità dei terzi al reato.

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Affidamento dei lavori ad imprese appaltatrici

Cassazione Penale, Sezione Quarta, Sentenza n. 41815 del 30 settembre 2008 – depositata il 7 novembre 2008

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Guida in stato di ebbrezza, confisca del veicolo

186 del codice della strada là dove contempla che sia sempre disposta, con la sentenza di condanna o con quella di applicazione della pena a richiesta delle parti, la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato ai sensi dell’art. 240 c. p. , non come riferimento alla natura ed alle caratteristiche delle cose ivi elencate, bensì nel senso della previsione della obbligatorietà della confisca per il veicolo condotto da soggetto in stato di ebbrezza ai sensi della lettera c) del secondo comma dell’art.

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Guida in stato di ebbrezza, art. 186 C.d.S.

186 C. d. S. , a seguito delle modifiche apportate dal D. Lgs. Si tratta, dunque, di fattispecie autonome di reato, destinate a non subire il gioco del giudizio di bilanciamento tra opposte circostanze che potrebbe vanificare l’applicazione del più rigoroso trattamento sanzionatorio introdotto per le violazioni di maggiore entità.

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Acquisizione al fascicolo per il dibattimento

Ai fini dell’acquisizione al fascicolo per il dibattimento, ai sensi dell’art. Nella specie il giudice di merito accertava l’effettività delle minacce ed il concreto timore dimostrato dalla parte lesa nel corso degli immediati accertamenti dei Carabinieri.

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