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Codice Civile
Codice Penale

Giurisprudenza Penale

Confisca, terzo titolare di credito ipotecario

Confisca – I creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati all’esito dei procedimenti di prevenzione, per i quali non si applica la disciplina del d. lgs. Se, dunque, il centro attorno al quale ruota la questione della tutela dei terzi creditori è l’effettività della conoscenza, deve affermarsi che, a vincere la presunzione semplice che deve darsi per presupposta dalla disciplina in esame, è sufficiente, ma necessario, che con la domanda di ammissione del credito presentata dopo la scadenza del termine del comma 199 il creditore ipotecario deduca la mancata conoscenza del procedimento di prevenzione e del provvedimento definitivo di confisca.

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Apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni

Art. 617 bis c.p. La condotta deve essere finalizzata ad intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche tra altre persone

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Autoriciclaggio, clausola di non punibilità

Autoriciclaggio : divieto di condotte decettive finalizzate a rendere non tracciabili i proventi del delitto presupposto. L’ubi consistam del reato di autoriciclaggio (e di riciclaggio) consiste, quindi, nel divieto di condotte decettive finalizzate a rendere non tracciabili i proventi del delitto presupposto, proprio perché, solo ove i medesimi siano tracciabili si può impedire che l’economia sana venga infettata da proventi illeciti che ne distorcano le corrette dinamiche.

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Cessione di un credito ipotecario, sequestro

Nel caso in cui la cessione di un credito ipotecario precedentemente insorto avvenga successivamente alla trascrizione del provvedimento di sequestro o di confisca di prevenzione del bene sottoposto a garanzia, tale circostanza non è in quanto tale preclusiva dell’ammissibilità della ragione creditoria, né determina di per sé uno stato di mala fede in capo al terzo cessionario del credito, potendo quest’ultimo dimostrare la buona fede. La buona fede del creditore ha ad oggetto l’assenza di strumentalità del credito rispetto all’attività illecita del proposto o a quella che ne costituisce il frutto o il reimpiego, e, in quanto tale, può ben ricorrere, come è del resto implicito nella previsione normativa di ammissibilità del credito in presenza di tale condizione, anche laddove il bene sia successivamente sottoposto a sequestro.

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Esercizio abusivo della professione, avvocato

Esercizio abusivo della professione legale – Costituisce esercizio abusivo della professione legale, lo svolgimento dell’attività riservata al professionista iscritto nell’albo degli avvocati, anche nel caso in cui l’agente abbia adottato lo stratagemma di far firmare l’atto tipico, da lui predisposto, da un legale abilitato. Diversamente opinando, risulterebbe tradito il principio della generale riserva riferita alla professione in quanto tale, con correlativo tradimento dell’affidamento dei terzi, laddove fosse ritenuto sufficiente un siffatto banale escamotage per consentire ad un soggetto non abilitato di operare in un settore attribuito in via esclusiva a una determinata professione (Corte di Cassazione, Sezione 6 penale, Sentenza 14 dicembre 2016, n. 52888).

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Assoluzione in appello, rinnovo istruzione dibattimentale

Riforma di una sentenza di condanna, assoluzione in appello, il giudice è tenuto ad offrire una motivazione puntuale e adeguata della sentenza assolutoria.

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Costituzione di parte civile, sostituto processuale

Costituzione di parte civile – Il sostituto processuale del difensore, al quale soltanto il danneggiato abbia rilasciato procura speciale al fine di esercitare l’azione civile nel processo penale, non ha la facoltà di costituirsi parte civile, salvo che detta facoltà sia stata espressamente conferita nella procura o che il danneggiato sia presente all’udienza di costituzione. Nella costituzione di parte civile, affinché, dunque, il potere di sostituzione sia legittimamente conferito appare necessario e sufficiente che il danneggiato preveda una tale possibilità in capo al difensore-procuratore speciale all’interno della procura di cui agli artt.

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Ritenute previdenziali, omesso versamento

Ritenute previdenziali ed assistenziali, omesso versamento, importo rilevante ai fini del raggiungimento della soglia di punibilità, criterio di individuazione In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei dipendenti, l’importo complessivo superiore ad euro 10. 000,00 annui, rilevante ai fini del raggiungimento della soglia di punibilità, deve essere individuato con riferimento alle mensilità di scadenza dei versamenti contributivi (periodo 16 gennaio – 16 dicembre, relativo alle retribuzioni corrisposte, rispettivamente, nel dicembre dell’anno precedente e nel novembre dell’anno in corso.

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Sequestro preventivo per equivalente nei reati tributari

Il sequestro preventivo per equivalente può essere disposto indifferentemente nei confronti di uno o più degli autori della condotta criminosa In tema di reati tributari, il sequestro preventivo per equivalente, in vista della confisca prevista dall’art.

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Reati tributari è responsabile anche il consulente

Reati tributari commessi dal concorrente (consulente) nell’esercizio dell’attività di consulenza fiscale, configurabilità dell’aggravante In tema di reati tributari, ai fini della configurabilità dell’aggravante, nel caso in cui il reato è commesso dal concorrente nell’esercizio dell’attività di consulenza fiscale svolta da un professionista o da un intermediario finanziario o bancario, attraverso l’elaborazione o la commercializzazione di modelli di evasione fiscale (art.

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Responsabilità del consulente fiscale, violazione tributaria

Responsabilità del consulente fiscale per la violazione tributaria commessa dal cliente In tema di reati tributari, è responsabile a titolo di concorso il consulente fiscale per la violazione tributaria commessa dal cliente (nella specie, responsabilità del consulente fiscale per il delitto di indebita compensazione), quando il primo sia l’ispiratore della frode, ed anche se solo il cliente abbia beneficiato della operazione fiscalmente illecita.

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Indebita compensazione, pagamento dei debiti fiscali

Indebita compensazione, pagamento dei debiti fiscali mediante compensazione con crediti d’imposta a seguito del c. d. accollo fiscale. 10 marzo 2000, n. 74, il pagamento dei debiti fiscali mediante compensazione con crediti d’imposta a seguito del c. d. accollo fiscale ove commesso attraverso l’elaborazione o la commercializzazione di modelli di evasione fiscale, in quanto l’art.

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Misura cautelare reale in sede di riesame o di appello

Misura cautelare reale, in sede di riesame o di appello, il tribunale non è tenuto a dirimere le questioni tecniche e contabili per la cui risoluzione è necessario il ricorso ad un accertamento peritale, costituendo questo un mezzo istruttorio incompatibile con l’incidente cautelare. D’altro canto occorre che il Tribunale in sede cautelare dia a sua volta conto dei criteri adottati dal consulente di parte, dei risultati cui è pervenuto e del margine di valutazione di cui dispone, valorizzando nozioni giuridiche e massime di esperienza in rapporto agli elementi di fatto da lui conosciuti e comunque conoscibili.

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Medico, colpa per imperizia, trattamento più favorevole

Medico, colpa per imperizia, trattamento diverso e più favorevole rispetto alla colpa per negligenza o per imprudenza Il secondo comma dell’art.

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Particolare tenuità del fatto, improcedibilità

La causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art.

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Sequestro preventivo, confisca, terzo proprietario

Il terzo, prima che la sentenza sia divenuta irrevocabile, può chiedere al giudice della cognizione la restituzione del bene sequestrato e, in caso di diniego, proporre appello dinanzi al Tribunale del Riesame. Qualora sia stata erroneamente proposta opposizione mediante incidente di esecuzione, questa va qualificata come appello e trasmessa al Tribunale del Riesame.

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Ricettazione prefallimentare, attività commerciale

La condotta rilevante per l’integrazione della c. d. ricettazione prefallimentare (art. 232, comma 3, n. 2 L. F. ) consiste nella distrazione, nella ricettazione o nell’acquisto speculativo (a prezzo notevolmente inferiore al valore corrente) di merci o altri beni dell’imprenditore in stato di dissesto.

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Turbativa successiva alla chiusura dell’asta

L’utilizzo del termine gara in luogo di asta nella disposizione di cui all’art. 353 c. p. è chiaramente indicativo dell’intenzione del legislatore di sanzionare non solo le turbative materiali allo svolgimento delle procedure di incanto, ma tutte le condotte tipiche che si inseriscono nell’ambito della procedura, falsandone l’esito.

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Bancarotta fraudolenta patrimoniale, ricerca degli indici

L’elemento psicologico della bancarotta fraudolenta patrimoniale è costituito dal dolo generico, per la cui sussistenza non è necessaria la consapevolezza dello stato di insolvenza dell’impresa, né lo scopo di recare pregiudizio ai creditori, ma è sufficiente la consapevole volontà di dare al patrimonio sociale una destinazione diversa rispetto alle finalità dell’impresa e di compiere atti che possano cagionare o cagionino danno ai creditori.

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Infedeltà patrimoniale, condotta omissiva amministratore

Infedeltà patrimoniale, la condotta omissiva dell’amministratore può assume i medesimi connotati della condotta commissiva. In casi siffatti la condotta omissiva dell’amministratore assume i medesimi connotati della condotta commissiva, perché si avvale dell’azione di terzi o di forze estranee all’impresa per raggiungere il medesimo risultato antigiuridico contemplato dalla norma.

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