L’utilizzazione del telefax per inviare al giudice procedente una richiesta di rinvio per legittimo impedimento (dell’imputato o del difensore), pur non idonea a dare certezza dell’intervenuta ricezione dell’istanza da parte dell’ufficio giudiziario destinatario, è comunque irregolare, perché l’art.
L’utilizzazione del telefax per inviare al giudice procedente una richiesta di rinvio per legittimo impedimento (dell’imputato o del difensore), pur non idonea a dare certezza dell’intervenuta ricezione dell’istanza da parte dell’ufficio giudiziario destinatario, è comunque irregolare, perché l’art. 121 c.p.p. prevede per le parti l’obbligo di presentare le memorie e le richieste indirizzate al giudice mediante deposito in cancelleria; tuttavia, le istanze in tal modo inviate non sono né irricevibili, né inammissibili, ed il giudice che ne sia portato tempestivamente a conoscenza deve valutarle.
In ragione della predetta irregolarità, incombe, peraltro, sulla parte istante il rischio della mancata tempestiva trasmissione dell’istanza al giudice competente a valutarla; in tal caso, per essere legittimata a proporre doglianze inerenti all’omessa valutazione dell’istanza, la parte (che abbia di sua volontà scelto un mezzo irregolare di trasmissione dell’istanza, ovvero che a ciò sia stata costretta dal sopravvenire di un impedimento improvviso ed imprevedibile, e dall’impossibilità di darne altrimenti comunicazione al giudice procedente) ha l’onere di verificare che l’istanza trasmessa a mezzo fax sia effettivamente pervenuta nella cancelleria del giudice competente a valutarla, e sia stata tempestivamente portata all’attenzione di quest’ultimo.
Cassazione Penale, Sezione Seconda, Sentenza n. 9030 del 5 novembre 2013 – depositata il 25 febbraio 2014
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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