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Sequestro conservativo penale, conservazione e custodia

Il sequestro conservativo penale, per sua stessa definizione, è finalizzato alla conservazione ed alla custodia dei beni sottoposti alla cautela reale, e soggiace per l’effetto, al regime omologo previsto dal codice di rito civile. 2 sexies legge n. 575/1965 e successive modifiche, che sia incaricato non solo della custodia e conservazione dei beni sequestrati, ma anche della loro amministrazione, secondo quanto previsto dall’art.

Pubblicato il 26 February 2013 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Il sequestro conservativo penale, per sua stessa definizione, è finalizzato alla conservazione ed alla custodia dei beni sottoposti alla cautela reale, e soggiace per l’effetto, al regime omologo previsto dal codice di rito civile. Il custode dei beni sequestrati è, in quanto tale, legittimato alle iniziative, anche giudiziare, causalmente correlate alla funzione demandatagli.

In distinta prospettiva, il provvedimento cautelare disposto ai sensi dell’art. 321 c.p.p. nell’ambito delle misure di prevenzione o per reati connessi ad attività mafiosa, e in vista della confisca a mente del comma 2 della citata disposizione processuale penale, può prevedere anche la nomina dell’amministratore giudiziario, così come espressamente qualificato dall’art. 2 sexies legge n. 575/1965 e successive modifiche, che sia incaricato non solo della custodia e conservazione dei beni sequestrati, ma anche della loro amministrazione, secondo quanto previsto dall’art. 12 sexies comma 4 del d.l. n. 306/92 convertito in legge n. 356/1992 con rinvio al comma 3.

Lo spettro d’azione dell’organo, comprensivo della custodia ma non circoscritto ad essa, ad esercitare i diritti connessi, partecipando perciò alle assemblee ed esprimendo il voto in luogo dei soci, e in logica conseguenza ad impugnare le delibere assembleari ai sensi dell’art. 2377 c.c., e, peraltro, se la misura tenda alla prosecuzione della gestione sociale per evitare la protrazione dei reati per loro tramite ovvero per mantenerli in vista della confisca, ad attivarsi, anche in sede giudiziaria, per garantire suddetta finalità, sostituendosi, in tutte le conseguenti necessarie iniziative, all’amministrazione dell’ordinario.

Cassazione Civile, Sezione Prima, Sentenza n. 22800 del 3 novembre 2011

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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