Con riferimento a siti internet, o riviste costituite da veri e propri cataloghi, laddove sono rappresentati soggetti, accompagnati da immagini fotografiche, con annunci di prestazioni sessuali, anche particolari, la stampa costituisce solo il veicolo del messaggio pubblicitario, ed, in quanto tale, non si inquadra nel diritto costituzionalmente garantito (cd. Pubblicazioni siffatte, pertanto, sono vietate in sé, ed il sequestro preventivo rientra nelle misure ad esse applicabili, per espressa previsione del legislatore costituente.
Con riferimento a siti internet, o riviste costituite da veri e propri cataloghi, laddove sono rappresentati soggetti, accompagnati da immagini fotografiche, con annunci di prestazioni sessuali, anche particolari, la stampa costituisce solo il veicolo del messaggio pubblicitario, ed, in quanto tale, non si inquadra nel diritto costituzionalmente garantito (cd. libertà di stampa) ex art. 21 della Costituzione, ma costituisce un mezzo pubblicitario da valutare in sé, secondo la disciplina del successivo comma 6 dello stesso art. 21, che, lungi dal costituire mera ripetizione del precedente comma 3, si riferisce a mezzi di diffusione considerati in maniera del tutto autonoma.
La disposizione sancisce: sono vietate le pubblicazioni a stampa (gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni) contrarie al buon costume.
La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
Pubblicazioni siffatte, pertanto, sono vietate in sé, ed il sequestro preventivo rientra nelle misure ad esse applicabili, per espressa previsione del legislatore costituente.
Cassazione Penale, Sezione Terza, Sentenza n. 39354 del 27 settembre 2007 – depositata il 24 ottobre 2007
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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