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Tutela della proprietà industriale

30/05 prevede, a tutela della proprietà industriale, reati punibili a querela di parte, fuori di quelli di falso di cui agli art.

Pubblicato il 16 November 2006 in Giurisprudenza Penale, Proprietà Intellettuale

L’art. 127/1 D.lgs. 30/05 prevede, a tutela della proprietà industriale, reati punibili a querela di parte, fuori di quelli di falso di cui agli art. 473 e 474 c.p., o vendita di prodotti industriali con segni mendaci ai sensi dell’art. 517 c.p..

Si tratta di ipotesi sussidiarie espressamente limitate alla tutela del patrimonio privato, il cui accertamento è legato a parametri diversi, se si vuole residui rispetto ai parametri richiesti dalle norme incriminatrici del codice, le quali assorbono lo specifico interesse patrimoniale in altro collettivo di maggior rilievo (fede pubblica e mercato).

La norma, difatti, tutela il prodotto industriale solo e proprio in quanto coperto da titolo di proprietà (es. brevetto) relativo a progetto, struttura, componenti, assemblaggio, confezione o altro che, al di là del marchio, ne renda esclusiva la fabbricazione ed il commercio.

E non configura una ipotesi minore di imitazione del marchio, o di confondibilità degli acquirenti circa l’origine o la qualità di una merce (artt. 473 o 517 c.p.), per quanto tali aspetti possano essere sintomi di lesione di un diritto altrui di proprietà industriale.

Cassazione Penale, Quinta Sezione, Sentenza n. 19512 del 26 aprile 2006 – depositata il 7 giugno 2006

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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