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altare

Un altare è un luogo in cui si compie un sacrificio o rito religioso. In molte religioni, si praticano riti di purificazione o di offerta. I fedeli, per ingraziarsi il proprio dio, offrono doni o sacrificano animali. Non di rado, nell’antichità l’altare veniva usato anche come luogo di sacrifici umani, come nel caso dei culti religiosi maya e aztechi. Normalmente l’altare è un oggetto fisso, costruito in pietra, legno o in zolle di terra nelle quali venivano scavati buchi per accogliere l’offerta.. Se è usato per sacrifici animali, l’altare ha spesso una forma adatta a raccogliere il sangue degli stessi, che poi sarà usato per i riti di purificazione. Nelle religioni che vivono in modo intenso il rapporto del fedele con gli elementi della natura (acqua, terra, fuoco, alberi ecc.), l’altare è, spesso, posto all’aperto, in mezzo ai boschi, presso le sorgenti, a volte circondato da gradini, per favorire la partecipazione dei fedeli. Spesso l’altare è anche “dedicato”, cioè legato al culto specifico di una divinità, quindi collocato in cavità sotterranee in associazione a divinità ctoniche. In molte religioni l’altare, però, è posto all’interno di un tempio dedicato ad una divinità. A volte, come nel caso delle vestali romane o dei sacerdoti ebraici, l’altare è inaccessibile ai “laici”, al popolo. Vi possono, infatti, accedere solo i sacerdoti o le sacerdotesse, a volte dopo specifici riti purificatori. L’altare, in questi casi, non è più visto come il semplice luogo dell’offerta o del sacrificio, ma diviene “manifestazione” della presenza della divinità. Spesso, infatti, sull’altare o sotto lo stesso, sono contenuti oggetti che “rappresentano” il divino, di solito statue o amuleti.

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