Ameba (Amoeba, dal greco antico , “cambio, trasformazione”) è il nome comune di un ordine di protisti, oggi generalmente raggruppati nel clade degli amebozoi. Nelle classificazioni precedenti viene considerato un genere di protozoi appartenenti alla classe dei rizopodi. Le amebe sono organismi unicellulari caratterizzati dalla variabilità della forma. Si muovono emettendo dal corpo dei prolungamenti chiamati pseudopodi: questo tipo di movimento, con continuo cambiamento della forma del corpo, viene detto movimento ameboide. Si nutrono assorbendo sostanze nutritive disciolte nel liquido in cui vivono o inglobando organismi più piccoli, ad esempio alghe, che vengono circondati dagli pseudopodi e rinchiusi in uno spazio detto vacuolo digestivo all’interno del quale avviene la digestione. Conclusa l’assimilazione delle sostanze nutritive il vacuolo si apre all’esterno per eliminare i residui solidi. All’interno del citoplasma si possono osservare numerosi granuli di varia natura, alcuni sono scorte di sostanze nutritive, altri sono residui del metabolismo cellulare. Sono presenti anche dei vacuoli, detti vacuoli pulsanti, che hanno la funzione di espellere dall’interno della cellula l’acqua in eccesso. Le amebe possono essere trovate sul fondo di raccolte d’acqua ricche di sostanze nutritive. Alcune specie sono parassite dell’intestino dell’uomo e di animali e possono causare malattie quali la dissenteria amebica. Le dimensioni variano da qualche decina di micrometri sino a 5 mm. L’ameba dubia è uno degli organismi viventi con il genoma più grande in assoluto, pari a 670 miliardi paia di basi, più di 200 volte la dimensione di quello umano.