Le Magnoliofite (o Magnoliophyta Cronquist, Takht. & W.Zimm., 1966) sono una vasta divisione di piante note anche sotto il nome di Angiosperme (o Angiospermae Lindl.). Il Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica (ICBN) permette, per i taxa di rango superiore alla famiglia, di usare indipendentemente nomi descrittivi tradizionali come Angiospermae o regolarmente derivati da un genere “tipo” come Magnoliophyta, che deriva dal genere magnolia. Sono una sottodivisione delle spermatofite, che comprende piante annue o perenni con il massimo grado di evoluzione, i cui fiori sono più vistosi, più completi o complessi di quelli delle altre piante. A seconda che l’embrione possieda uno o due cotiledoni, le angiosperme si dividono nelle due classi delle monocotiledoni e dicotiledoni. Fino al 1956, si riteneva che le Angiosperme fossero apparse nel Cretaceo (circa 130 milioni di anni fa), soppiantando rapidamente le felci e le Gimnosperme. Nel 1956, Brown scoprì una foglia fossile della specie Sanmiguelia lewisi, una pianta dalle foglie simili alle palme, vissuta nel Triassico superiore (circa 215 milioni di anni fa), i cui resti sono stati ritrovati in Nordamerica (Colorado e Texas); essa è considerata una delle più antiche Angiosperme. Fanno parte della divisione delle Magnoliofite circa 300.000 specie botaniche, erbacee, arboree, arbustive e lianose. Sono oggi le piante più diffuse ed importanti, sia dal punto di vista ecologico che economico.