Biografia Nasce nel 1932 in Aragona. Dopo un’infanzia trascorsa tra Cuenca (alla quale nel 1958 dedicherà un documentario), Barcellona e Valencia, si trasferisce alla fine della guerra civile a Madrid, dove completa gli studi superiori. Appassionato di fotografia, a 18 anni espone i suoi primi lavori in una mostra collettiva ed entra nel mondo dell’arte di avanguardia assieme al fratello Antonio, pittore professionista. Nel 1952 si iscrive ad una scuola sperimentale di cinematografia e si diploma quattro anni dopo in regia presentando come saggio finale il documentario Il pomeriggio della domenica. Dal 1957 al 1965 rimane nello stesso istituto lavorando come docente, e realizza alcuni cortometraggi tra cui uno dedicato a suo fratello pittore. Il suo primo film a soggetto risale al 1959. Si tratta di I monelli, un film su un gruppo di ragazzi “sbandati” della periferia madrilena, uno dei quali sogna di uscire dallo squallore diventando torero. Il film, girato in esterni con camera a mano, si ispira ai modelli del neorealismo italiano e del cinéma vérité francese. Partecipa al Festival di Cannes 1960 dove ottiene un buon successo di critica ma, per superare il visto di censura, deve subire pesanti tagli e giunge nelle sale spagnole solo due anni dopo. Nel 1963 Saura realizza I cavalieri della vendetta, film in costume ambientato nell’ottocento e intanto, insieme ad altri registi del nuevo cine spagnolo, si adopera per far tornare in patria Luis Buñuel. Del 1965 è La caccia, che inaugura la sua collaborazione con l’amico-produttore Elias Querejeta. Questa collaborazione rimane stabile per quasi tutti i film successivi del regista e si basa su un rapporto di fiducia grazie al quale il regista si garantisce una piena libertà di espressione. Il secondo incontro decisivo nel percorso artistico di Saura è quello con Geraldine Chaplin, che diventa in seguito la musa e la protagonista di molti suoi film, a partire da Frappè alla menta (1967), che vince al Festival di Berlino l’Orso d’argento nel 1968 e, di seguito, Lo stress è tre, tre (1968), La tana (1969), Anna e i lupi (1973). Il rapporto artistico diventa anche una lunga relazione sentimentale, da cui nel 1974 nascerà uno dei sette figli del regista. Il sodalizio artistico con la figlia del grande Charlie Chaplin continua con Cría cuervos, che nel 1976 vince a Cannes il premio speciale della giuria, con Elisa, vita mia (1977), Gli occhi bendati (1978) e Mamà compie 100 anni (1979). Nel 1981, con In fretta in fretta vince al Festival di Berlino un contestatissimo Orso d’Oro. Dedicati alla danza sono i film Bodas de sangre – Nozze di sangue del 1981, Carmen Story del 1983, L’amore stregone del 1986, Flamenco del 1995 e Tango del 1998. Dedicato invece alle Olimpiadi disputate a Barcellona nel 1992, è Marathon, documentario ufficiale dei giochi. Tre film di Carlos Saura hanno ricevuto una nomination all’Oscar al miglior film straniero: Mamà compie 100 anni nel 1980, Carmen Story nel 1984, e Tango nel 1999, ma nessuno dei tre ha vinto la statuetta.