Il decumano (in latino: decumanus) era una via che correva in senso est–ovest nelle città romane. Esse erano solitamente basate su uno schema urbanistico ortogonale, ossia suddivise in isolati quadrangolari uniformi, in particolare per quanto riguarda le fondazioni coloniali. Il termine decumanus veniva infatti utilizzato per indicare una delimitazione in senso est-ovest nella centuriazione romana, ossia la divisione del territorio di una colonia in lotti che venivano assegnati ai singoli coloni. Uno degli assi principali della centuriazione e dell’urbanistica cittadina era il decumanus maximus, che si incrociava ad angolo retto con il cardo maximus, ovvero il principale asse nord–sud. Di regola, all’incrocio di queste due direttrici principali si trovava quasi sempre il forum, ossia la piazza principale della città. Il decumanus maximus inoltre collegava due delle quattro porte dell’insediamento: la prætoria, ovvero la più vicina al nemico e la decumana. Queste due strade principali erano così denominate anche nell’ambito degli accampamenti romani, detti castra, all’incrocio dei quali non vi era il forum, bensì il cosiddetto prætorium, ossia la tenda del comandante. Solitamente, l’impostazione urbanistica assegnata all’accampamento veniva conservata nella planimetria futura del municipium o della civitas. Alcuni esempi di accampamenti in posizioni strategiche divenuti civitas, sono alcune tra le principali città italiane (Torino, Pavia, Aosta) ed europee (Vienna e York).