Con il termine musica digitale si intende una qualsiasi composizione musicale convertita in segnale digitale. Per ottenere la conversione, il segnale audio prelevato da un microfono e trasformato in un equivalente segnale elettrico, viene inviato ad un convertitore analogico-digitale, un dispositivo elettronico che provvede a generare un flusso di dati digitali, rappresentanti il segnale audio originale. Il flusso di dati digitali può essere semplicemente registrato sotto forma di file su nastro magnetico, hard disk o disco ottico. Ovviamente, durante il passaggio che consiste nella trasformazione da segnale analogico a segnale digitale, una parte delle armoniche sonore che compongono il segnale originale vengono perse e non compaiono nel segnale digitale finale, il degrado è abbastanza avvertibile se la conversione avviene nello standard CD Audio definito nel 1979 da Sony e Philips, il quale fissa il campionamento a 44.1 Khz, adottando frequenze di campionamento multiple di questo standard, la perdita di qualità sonora nella conversione risulta molto minore, indistinguibile all’orecchio dal segnale analogico, il cui riferimento tipico è il disco in vinile. Il file digitale registrato può essere sottoposto ad un successivo trattamento di compressione allo scopo di ridurne le dimensioni, questo passaggio, a seconda del sistema di compressione utilizzato, può comportare una perdita irreversibile di dati oppure no, ovviamente la maggiore efficienza nel ridurre di dimensioni il file musicale, viene ottenuto dai sistemi che comportano la perdita di alcuni dati, in ogni caso, l’efficienza degli algoritmi implementati allo scopo, basati sulla psicoacustica dell’orecchio umano, è tale da produrre un degrado minimo, nonostante una notevole eliminazione di dati. Il vantaggio principale della musica digitale consiste nella possibilità di copiarla in modo facile e rapido per un numero indefinito di volte, senza mai alterarne il segnale di partenza. La possibilità di generare un numero indefinito di copie di un brano musicale, ha creato ovvi problemi di diritti d’autore. Per evitare la realizzazione di copie non autorizzate, sono stati introdotti da parte dei produttori discografici, dei formati digitali, i quali, utilizzando un particolare algoritmo di crittografia, impediscono automaticamente la copia non autorizzata dei file.