L’accezione comune del verbo espiare significa riparare ad una colpa scontandone la pena, come in: “Espiò il suo delitto con lunghi anni di carcere”. In testi di argomento religioso il vocabolo ha anche altre accezioni accomunate dal concetto di ripristinare una situazione precedente più favorevole. Il vocabolo, infatti, deriva dal latino expiatio e dal verbo expio, che può significare anche: purificare un oggetto, un luogo o una persona dopo un sacrilegio o un delitto, placare e rendere propizia una divinità, stornare una maledizione, ecc. Il termine italiano, quindi, acquista anche valenza di propiziazione, riconciliazione. ecc. Nella sua accezione religiosa l’espiazione comporta usualmente un rito o un sacrificio compiuto per placare la divinità e renderla nuovamente propizia quando la si ritiene offesa.