Il fallimento, nell’ordinamento giuridico italiano, è una procedura concorsuale liquidatoria, che coinvolge l’imprenditore commerciale con l’intero patrimonio e i suoi creditori. Tale procedura è diretta all’accertamento dello stato di insolvenza dell’imprenditore, all’accertamento dei crediti vantati nei suoi confronti e alla loro successiva liquidazione secondo il criterio della par condicio creditorum, tenendo conto delle cause legittime di prelazione. Il fallimento è regolato dal r.d. 16 marzo 1942, n. 267 (legge fallimentare), norma giuridica più volte modificata nel corso del tempo.