La rete delle ferrovie italiane ammonta, al 31 dicembre 2013, a km di tratte di proprietà statale gestite dalla società Rete Ferroviaria Italiana. Lo sviluppo dei binari raggiunse il suo massimo nella prima metà del XX secolo; a partire dagli anni cinquanta però vennero attuate, a più riprese fino a tempi recenti, politiche di soppressione di impianti da molti oggi giudicate controproducenti o inopportune. Dopo la costituzione, nel 1905, delle Ferrovie dello Stato per la gestione diretta dell’infrastruttura e dei servizi ferroviari, rimasero in concessione ad imprese private numerose linee già esistenti di interesse locale definite brevemente ferrovie in concessione, ed altre ne furono attivate successivamente con la stesso status gestionale. La definizione di ferrovia concessa non è più in uso, se non impropriamente, dal momento che l’istituto della concessione ferroviaria è oggi superato e le vecchie ferrovie concesse sono divenute tutte ferrovie regionali di proprietà pubblica delle regioni, unitamente però ad altre tratte (per ora solo sporadici casi) già delle Ferrovie dello Stato.