In linguistica si chiama flessione una qualsiasi variazione morfologica delle parole realizzata per indicarne i tratti grammaticali o sintattici. Avremo ad esempio diverse forme flesse di un verbo (io lavoro, tu lavori) oppure di un nome (il lavoro, i lavori). Il fenomeno può riguardare una lingua flessiva o anche agglutinante. Al contrario della derivazione, la flessione è un processo che non porta alla creazione di nuove parole (ad esempio, il lavoro e lavorare sono due parole distinte, mentre lavoravo, lavoreremo, lavorando, avreste lavorato, ecc. sono forme diverse di una stessa parola, il verbo lavorare, che infatti i dizionari riportano sotto un unico lemma). Le parole di lingue straniere o morte non formano comunemente oggetto di flessione nella grammatica italiana. Le stesse “forme dotte latine acclimatesi nella lingua italiana non variano al plurale”.