L’Impero romano (in latino Imperium Romanum) è lo Stato romano consolidatosi nell’area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il V secolo d.C.. Le due date che generalmente identificano l’inizio e la fine di un’entità statuale unica sono il 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto, e il 395, allorquando, alla morte di Teodosio I, l’impero viene suddiviso in una pars occidentalis e in una orientalis. L’Impero romano d’Occidente si fa terminare per convenzione nel 476, anno in cui Odoacre depone l’ultimo imperatore legittimo, Romolo Augusto. La vita dell’Impero romano d’Oriente si protrarrà invece fino al momento della conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani nel 1453. Nella sua massima espansione, l’Impero si estendeva, in tutto o in parte sui territori degli odierni stati di: Portogallo, Spagna, Andorra, Francia, Monaco, Belgio, Paesi Bassi (regioni meridionali), Regno Unito (Inghilterra, Galles, parte della Scozia), Lussemburgo, Germania (regioni meridionali e occidentali), Svizzera, Austria, Liechtenstein, Ungheria, Italia, San Marino, Malta, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Albania, Macedonia, Grecia, Bulgaria, Romania, Ucraina (Crimea), Turchia, Cipro, Siria, Libano, Iraq, Armenia, Georgia, Iran, Azerbaigian, Israele, Giordania, Palestina, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Arabia Saudita (piccola parte), Russia (piccola parte). Pur non essendo il più vasto impero mai esistito, spettando tale primato innanzitutto, per grandezza in km², all’Impero Britannico e per continuità territoriale all’Impero Mongolo, e in second’ordine all’Impero russo, quello di Roma è considerato il più grande per gestione e qualità del territorio, organizzazione socio-politica, e per l’importante segno lasciato nella storia dell’umanità. È certamente il più longevo. In tutti i territori sui quali estesero i propri confini i romani costruirono città, strade, ponti, acquedotti, fortificazioni, esportando ovunque il loro modello di civiltà e al contempo assimilando le popolazioni e civiltà assoggettate, in un processo così profondo che per secoli ancora dopo la fine dell’impero queste genti continuarono a definirsi romane. La civiltà nata sulle rive del Tevere, cresciuta e diffusasi in epoca repubblicana ed infine sviluppatasi pienamente in età imperiale, è alla base dell’attuale civiltà occidentale.