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linearità

La linearità è la proprietà di uno strumento di misura di dare in uscita (lettura) valori che possano mettersi in relazione lineare con il segnale d’ingresso (misurando). Uno strumento con comportamento lineare darà il valore di lettura in uscita perfettamente proporzionale al misurando in ingresso; in altre parole seguirà la funzione: : dove: :Gout è il valore della lettura in uscita; :Ginp è il valore del misurando in ingresso; :k è la sensibilità nominale dello strumento; 😮 è l’offset dell’uscita quando la grandezza d’ingresso è uguale a zero. Normalmente la sensibilità nominale “k” e il valore “o” di offset, si ricava calcolando i parametri caratteristici della retta di regressione lineare ottenuta con il metodo dei minimi quadrati, a partire dai valori ottenuti dalla taratura dello strumento. I vantaggi di avere uno strumento lineare sono sostanzialmente due, legati tra loro: semplicità di utilizzo, in quanto è facile ricavare la misura a partire della lettura d’uscita (nel caso di strumenti a lettura diretta le due coincidono, negli altri casi basta un semplice calcolo); maggiore precisione, in quanto l’assenza di uno scostamento significativo dalla transcaratteristica nominale si traduce in una riduzione degli errori sistematici. Per questi motivi la linearità è una caratteristica fortemente voluta, quello che l’utente si aspetta di ottenere dallo strumento.

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