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Loredana Bertè

Sorella minore di Mia Martini, con la quale condivide giorno e mese di nascita, è considerata una delle più importanti cantanti italiane. Nel corso della sua carriera è riuscita a vendere oltre 7 milioni di dischi e a piazzare nella top 20 delle classifiche italiane 15 singoli e 10 album. Inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo verso la metà degli anni sessanta come ballerina, e in seguito anche come comparsa in alcune produzioni teatrali, cinematografiche e televisive. Nel 1973 viene scoperta da Alfredo Cerruti, il quale le procura un contratto discografico con la CGD per lanciarla come cantante sexy, vista la sua indiscutibile avvenenza. Nel 1975 arriva la vera notorietà con l’interpretazione di Sei bellissima, il suo primo grosso successo discografico, che esalta al massimo le sue capacità vocali ed espressive. Alla fine degli anni settanta, intraprende un percorso artistico che la porterà verso la canzone d’autore, iniziando a collaborare con Ivano Fossati, del quale incide Dedicato, il brano che la consacra e le apre definitivamente i circuiti televisivi. Il successo viene bissato l’anno dopo da E la luna bussò, una hit che vende circa mezzo milione di copie, trainando anche Bandabertè, che è il suo primo album di grande riscontro commerciale ( copie vendute). Col sopraggiungere degli anni ottanta, la Berté diventa la cantante più ricettiva nei confronti di nuove mode e di nuovi stili musicali, pubblicando numerosi lavori di respiro internazionale. Dopo il reggae, si cimenta col funky di In alto mare (1980), e realizza negli USA l’album Made in Italy, per cui collabora con la Factory di Andy Warhol. Nel 1982 fa di nuovo centro rinnovando la collaborazione con Fossati, che le scrive Non sono una signora (oltre mezzo milione di copie vendute), suo brano-manifesto che vince il Festivalbar. Tra il 1982 e il 1984 escono ben tre album prodotti da Ivano Fossati, in cui emergono alcune delle sue interpretazioni più significative come Traslocando, Jazz, Petala, Ragazzo mio (omaggio a Luigi Tenco riarrangiato per lei dallo stesso Fossati). Inoltre, dopo aver collaborato con Pino Daniele, la Berté lancia un altro importante cantautore come Enrico Ruggeri, del quale porta al successo Il mare d’inverno (1983), una delle prove più importanti della sua carriera d’interprete. Nel 1985, si auto-produce dedicando un intero album al cantautore brasiliano Djavan, ed è probabilmente anche questo l’apice della sua popolarità. Dopo un decennio di successi e di intensa attività discografica e concertistica, la sua partecipazione al Festival di Sanremo 1986 (dove desta parecchio scalpore presentandosi con un pancione finto), crea di fatto uno spartiacque nella sua carriera, che da questo momento sembra entrare in una fase abbastanza controversa, in cui la sua produzione diventa di fatto più difficoltosa e incostante. Per di più, alla fine degli anni ottanta si lega sentimentalmente al tennista svedese Björn Borg, che sposerà nel 1989: un matrimonio particolarmente discusso, che causerà un allontanamento della Berté dall’Italia e dal mondo della discografia. Il suo ritorno da cantautrice nel 1993 la vede duettare con la sorella Mia Martini al Festival di Sanremo, pubblicando uno dei suoi migliori lavori intitolato Ufficialmente dispersi, da cui è tratta anche la hit Mi manchi, dedicata all’ormai “ex” marito Bjorn Borg. Un altro successo autobiografico, sempre presentato a Sanremo, è certamente Amici non ne ho (1994). Ma la fine del matrimonio con Borg e la tragica scomparsa della sorella nel 1995, la segnano inevitabilmente, influenzando anche la sua attività artistica, sempre più difficile e tormentata. Scrive l’album Un pettirosso da combattimento, dai sapori marcatamente rock e lo presenta al Festival di Sanremo 1997 con la disperata Luna. Dopo alcuni anni di silenzio artistico e discografico, ritrova la grande popolarità verso la metà degli anni 2000: l’album BabyBertè la riporta ai primissimi posti delle classifiche, rinnovando il suo successo di interprete per eccellenza del rock italianoTgcom – Articolo Tgcom. Tra gossip, polemiche e provocazioni, seguono comunque numerosi impegni professionali. Seguono anche altre discusse partecipazioni al Festival di Sanremo, e collaborazioni con artisti come Gigi D’Alessio e Biagio Antonacci, che scrivono per lei due successi come Respirare e Cattiva, rispettivamente in duetto con lo stesso D’Alessio e con l’emergente Loredana Errore. Il suo ultimo singolo, Ma quale musica leggera, è stato scritto da Edoardo Bennato e segna, a distanza di trent’anni, il ritorno come produttore di Mario Lavezzi.

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