Per oralità si intende una forma di trasmissione culturale mediante la voce, senza l’ausilio della scrittura. Poiché la scrittura è una tecnica la cui invenzione risale al 3000 a.C. circa, numerosissime culture si sono per millenni espresse solo in un contesto di oralità. Storicamente il passaggio dall’oralità alla scrittura è stato visto in un’ottica “evoluzionista” che faceva corrispondere l’oralità alla barbarie e lo scritto alla civiltà. In questo contesto si colloca il termine auralità impiegato da alcuni studiosi per indicare una fase di tradizione letteraria orale in un contesto che già conosce lo scritto. Tuttora esistono culture dette ad oralità diffusa, per differenziarle da culture ad oralità primaria, in cui mancava totalmente la conoscenza della scrittura. Nelle società occidentali, i giovani stanno vivendo un regresso dell’oralità, ossia con l’avvento dell’immagine come medium primario, si è persa la percezione della forma della parola e, da una ricerca effettuata nelle scuole italiane si è scoperto che gli studenti fanno di media il quadruplo degli errori ortografici degli scolari di 50 anni fa.