Nelle pratiche indicate dall’acronimo BDSM, la donna che interpreta un ruolo dominante e di comando è detta padrona (è usato anche il termine dominatrice o quello inglese mistress). Il ruolo della padrona nella dominazione è conseguente al significato del termine: essa è in posizione di superiorità, quindi di autorità, nei confronti dell’uomo o della donna che le sono sottomessi e che assumono il ruolo di schiavo (talvolta slave, dall’inglese), con tutto ciò che questo comporta. Può naturalmente sottomettere uno o anche più soggetti contemporaneamente, a seconda delle sue preferenze. Esistono metodi di dominazione duri, più impegnativi, che generalmente pressuppongono una certa esperienza nel gioco da parte di entrambi i soggetti (padrona e schiavo), così come esistono metodi di dominazione leggeri, più frequenti nelle esperienze occasionali. La possibilità della padrona di esercitare sullo schiavo qualsivoglia pratica (sessuale e non), è limitata essenzialmente da due fattori principali: i desideri della padrona stessa e l’utilizzo da parte dello schiavo della “parola di sicurezza” (o safeword). Nel BDSM, il rapporto tra la padrona e lo schiavo è frutto di reciproca fiducia, nonché di profonda e sincera conoscenza di ogni gusto e preferenza, anche sessuale se ciò è voluto dalla padrona. Rara e particolare curiosità riveste la tipologia di relazione definita come 24/7, cioè continua (24 ore su 24, 7 giorni su 7): in questo caso fra mistress e slave si sviluppa un rapporto ininterrotto in cui il sottomesso dedica completamente o quasi il proprio tempo e le proprie energie alla propria padrona, servendola in ogni sua esigenza (per esempio nella pulizia domestica o come assistente personale nel lavoro). Riveste invece una certa diffusione il fenomeno delle Pro-Dom, ovvero di donne che esercitano professionalmente il ruolo di padrona spesso all’interno di un dungeon, percependo denaro come profitto della propria attività. Tali rapporti, quando consistono in uno scambio tra prestazione sessuale e denaro, sono necessariamente inquadrabili nell’ambito della prostituzione. Tra le tecniche utilizzate dalla padrona nell’esercizio della dominazione, classico è l’atto di costringere lo/a schiavo ad azioni di adorazione (quali ad esempio il cosiddetto feetlicking, leccare i piedi). Le possibilità di gioco sono essenzialmente infinite e limitate dalla sola fantasia dei soggetti. Solitamente viene ritenuto necessario, affinché si tratti di un reale e serio rapporto tra padrona e schiavo inquadrabile nel BDSM, il consenso al gioco di entrambi i partner, l’adozione di ogni misura di sicurezza e la particolare attenzione all’igiene. Con il termine padrona possiamo inoltre designare tutte le interpreti di tale ruolo nei film fetish (feticisti).