La paleontologia (dal greco παλαiός palaiòs «antico», ὄντος òntos «essere» e λόγος lògos «studio», letteralmente «studio dell’essere antico») è quella branca delle scienze naturali che studia, attraverso i fossili, gli esseri e organismi viventi vissuti nel passato geologico e i loro ambienti di vita sulla terra, e la cui presenza è testimoniata sin dall’era precambriana, 3.8 miliardi di anni fa, proprio tramite i fossili stessi. In particolare essa studia e analizza i diversi aspetti degli organismi vissuti sulla terra per poter definire “la loro identità, origine, evoluzione il loro ambiente, e ciò che possono dirci sul passato organico e inorganico della Terra”. Questa disciplina scientifica è nata nel XVII e nel XVIII secolo come risultato delle intuizioni di Niccolò Stenone sulla natura dei fossili e sulla stratigrafia; nonché dagli studi di anatomia comparata condotti da George Cuvier; poi si è sviluppata rapidamente nel XIX secolo. La paleontologia si situa a metà strada tra biologia e geologia, e mostra talora un confine difficile da delineare con l’archeologia. Originariamente nata come scienza di tipo storico, per classificare le passate forme viventi e cercando di spiegare le cause della variazione delle forme viventi, tramite induzione legata alle osservazioni qualitative sui campioni fossili e le loro variazioni nel corso del tempo geologico, le modificazioni dei paleoambienti di vita e della paleogeografia, senza poter condurre esperimenti per osservarne gli effetti, si è sviluppata al punto che nel XXI secolo utilizza anche tecniche mutuate da varie discipline scientifiche, incluse biochimica, matematica e ingegneria, che le premettono di condurre anche ricerche e simulazioni a carattere sperimentale. Con l’aumento del suo ambito scientifico, la paleontologia ha sviluppato discipline specializzate e oggi viene suddivisa essenzialmente in: paleontologia generale e paleontologia sistematica; la prima riguarda, tra le varie branche, i processi di fossilizzazione, la paleoecologia, la biostratigrafia e la paleobiogeografia, che sono in relazione con l’andamento climatico delle epoche passate, la seconda la descrizione e la tassonomia dei fossili ed i rapporti filetici tra le diverse forme fossili e tra le forme fossili e quelle attualmente viventi.