I procarioti (dal greco Pro- ‘prima, davanti’ e Karyon ‘nucleo’) sono una delle possibili suddivisioni organizzative in due differenti gruppi dei viventi, uno dei domini tassonomicamente definiti obsoleti in cui sono stati divisi gli organismi, attualmente suddivisi in tre secondo una visione sufficientemente condivisa dalla comunità scientifica. Include i due regni, Archaea e Bacteria, accomunati dall’essere privi di un nucleo cellulare definito e compartimentato. Nella classificazione di Carl Woese, risalente al 1990 il raggruppamento viene definito come polifiletico, avendo già nel 1977 individuato gli archeobatteri come una unità tassonomica definita e filogeneticamente distante dai batteri, suddividendo gli organismi in tre distinti domini. I procarioti, nel sistema a cinque regni, erano stati inseriti nel gruppo monere, ultima classificazione comunemente accettata con questo nome, da Robert Whittaker nel 1969, mutuando il nome phylum monera, dalla classificazione di Ernst Haeckel (Monera, una sua pubblicazione del 1870), taxon comprendente tutti gli organismi unicellulari. Successivamente, il phylum fu elevato al rango di regno nel 1925 da Édouard Chatton, ma già negli anni 1930 viene considerato obsoleto data la limitatezza della tecnica microscopica in vivo dell’epoca. Il raggruppamento, eterogeneo, comprende organismi unicellulari o, al più, coloniali di dimensioni dell’ordine del micrometro ma variabili per oltre tre ordini di grandezza (da 0.1-0.2µm di alcuni archea e ultramicrobacteria ai 700 di Epulopiscium fishelsoni), tendenzialmente poveri di compartimentazione cellulare come membrana nucleare, organuli o altre suddivisioni interne. Il materiale genetico è disperso nel nucleoide, mentre la parete esterna è per lo più formata da proteine e peptidoglicani nei batteri e pseudomureina negli archeobatteri. Contro il precedente dogma della microbiologia ove la definizione classica non prevedeva organelli batterici a parte i ribosomi, dal 2003 l’individuazione dell’acidocalcisoma in molti differenti microorganismi infrange tale regola e, accomunando i regni dei viventi, chiarisce alcuni aspetti sulla comune origine della vita. Il raggruppamento in due domini viene comunque rivalutato da alcuni autori e considerato, in termini attualizzati, tassonomicamente valido, pur se definito differentemente rispetto alle classificazioni passate; Radhey Gupta appoggia il sistema a due imperi, sostenendo anche che la differenza principale nei procarioti differenzia quelli circondati da un unica membrana – monodermi, compresi batteri e archeobatteri gram-positivi, o due – didermi, compresi i batteri gram-negativi. Altre suddivisioni in due dei viventi sono state proposte nel corso del tempo, come la Eocyte hypothesis del 1984 di James A. Lake accomunante alcuni Archea e gli Eucarioti, così come l’ipotesi neomura di Cavalier-Smith del 2002 che li riunisce in toto. Alcuni tra i procarioti si pensa siano stati i primi organismi viventi della storia della Terra sviluppatisi nelle acque.