Biografia Poco si conosce con certezza della sua vita. Originario dell’Oise e di formazione clericale, forse era stato un menestrello. Solo un testo reca in modo chiaro la sua firma : il Lai de l’ombre. Ma all’inizio di questo poema, egli fa un’allusione esplicita a un altro testo, un romanzo metrico, l’Escoufle ; e le similitudini degli intrighi, i criteri stilistici, così come un’anagramma, permettono di attribuirgli in modo sicuro il Roman de la Rose ou de Guillaume de Dole (un lungo poema narrativo che incorpora una chanson de toile). Jean Renart si muove in un ambiente di grandi signori : l’Escoufle viene inviato al conte di Hainaut, permettondo così di datarlo verso il 1200-1202; il Lai de l’ombre è dedicato a un vescovo non precisato ; il Roman de la Rose ou de Guillaume de Dole è dedicato a Milon de Nanteuil, vescovo di Beauvais. Si attribuiscono a Jean Renart altri testi anonimi della stessa epoca : un romanzo, Galeran de Bretagne, dove l’autore, che si presenta come « Renaut », si ispira visibilmente a Jean Renart ; un fabliau, Auberée ; un lai: le Lai d’ignauré (o Ignaurès) o Lai du prisonnier, dove l’autore si firma Renaut (forse Renaut de Beaujeu) ; dei “dibattiti” Débat de Renart et de Plaudoue, Du Plait de Renart de Dammartin contre Vairon son roncin, ma ad ogni volta senza elementi veramente convincenti. I suoi componimenti poetici contengono una descrizione realistica della vita quotidiana medievale. I suoi personaggi sono ritenuti dotati di una significativa profondità psicologica e si dice sia stato il più abile maestro del “romanzo realistico” della letteratura in antico francese. Jean Renart è probabilmente l’autore della seconda versione di Le Chevalier au Cygne o Cavaliere del Cigno. Fu un pioniere nell’incorporare la canzone nelle sue poesie, cosa che fu molto imitata successivamente.