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riducente

In chimica, s’intende per specie riducente, l’agente chimico che tende a cedere elettroni ad un’altra sostanza. In una reazione di ossidoriduzione, si distingue la specie riducente per l’aumento del relativo numero di ossidazione. Si identifica con il termine riduzione l’azione della specie riducente sull’altra sostanza, e quest’ultima, a cui sono stati ceduti elettroni, si definisce ridotta. Sono tre i composti identificabili come specie riducenti: Metalli elettropositivi: ad esempio Li, Na, Mg, Zn, Al, Fe. Reagenti di trasferimento idrogeno: ad esempio NaBH4 o LiAlH4. Riducenti catalitici: principalmente H2 catalizzato con palladio, platino o nichel. Il termine riducente è indissolubilmente legato al suo opposto, ossidante: la specie riducente nella reazione redox, subisce infatti un’ossidazione e sarà dunque al termine del processo identificabile come ossidata. Per distinguere le due specie in una redox è sufficiente osservare la variazione del numero di ossidazione delle singole sostanze all’inizio e al termine della reazione: : L’idrogeno passa dallo stato elementare (n.o. 0) ad un composto (l’acido fluoridrico) in cui per differenza di elettronegatività con il fluoro è costretto a cedere il proprio elettrone (n.o. +1). Viceversa il fluoro passa dallo stato elementare (n.o. 0) all’acido fluoridrico in cui prevalendo per elettronegatività strappa un elettrone all’idrogeno (n.o. -1): L’idrogeno è la specie riducente, ha subito un’ossidazione e alla fine della reazione è ossidato a +1 (il numero di ossidazione aumenta) Il fluoro è la specie ossidante, ha subito una riduzione e alla fine della reazione è ridotto a -1 (il numero di ossidazione si riduce)

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