La riferibilità è la proprietà di una misura di essere rapportata con valori noti a campioni appropriati, attraverso una catena ininterrotta di confronti. Questa è una proprietà fondamentale che deriva dal concetto stesso di misura e di unità di misura. Senza questa, è teoricamente impossibile assegnare ad un valore misurato un’unità di misura riconosciuta, in quanto non vi sarebbe un collegamento certo ai campioni che la rappresentano. Facciamo un esempio: Potrei costruirmi un righello tracciando una scala graduata su un’assicella di legno. Con questo rudimentale strumento potrei anche effettuare delle misure lineari, riferendomi alle tacche presenti sullo stesso. Ciononostante non potrei definire le misure in termini di centimetri o decimetri, in quanto le tacche sono state tracciate senza raffrontarsi con quelle unità di misura. Per poter effettuare delle misure in termini di centimetri, devo confrontare il mio righello con un altro di cui mi è stato assicurato un rapporto (riferibilità) con il “metro campione”. Conoscendo la distanza delle tacche in termini di centimetri, posso effettuare delle misure riferite al metro del SI, con una risoluzione definita dalla distanza tra le tacche. Attenzione: Sebbene in teoria si potrebbe scegliere di avere una riferibilità ad un’unità di misura arbitraria, normalmente quando si parla di “riferibilità”, si intende riferibilità a campioni/unità di misura riconosciuti in sede nazionale o internazionale, e che quasi sempre fanno riferimento alle unità di misura del SI.