La rimessa estera è un trasferimento di denaro da un lavoratore straniero a beneficio di un altro individuo residente nel suo paese di origine. Dal complesso di questi comportamenti individuali emerge un fenomeno economico di notevoli dimensioni su scala economica planetaria. All’interno di questo flusso di denaro, un ruolo importante è svolto dalle rimesse che sono dirette a residenti nei paesi in via di sviluppo: le somme inviate in patria dai migranti costituiscono, insieme agli aiuti internazionali, uno dei più grandi flussi finanziari verso i paesi in via di sviluppo. Nel 2013, ad esempio, secondo il Report della Banca Mondiale, il flusso di rimesse verso i paesi in via di sviluppo ha raggiunto la cifra record di 404 miliardi di dollari statunitensi, all’interno del flusso globale di rimesse che assommava, nel 2013, a 542 miliardi di dollari. Gli studiosi e i ricercatori non sono concordi nel valutare l’impatto economico di tali flussi su questioni economiche e geopolitiche, come la crescita economica globale e la riduzione della povertà. Tuttavia, è stato notato come il trasferimento di rimesse produca l’effetto di indirizzare i soggetti beneficiari all’utilizzo dei servizi finanziari disponibili in loco, il che rende la leva delle rimesse un promotore dello sviluppo economico.